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La solidarietà come antivirus Forte «scossa» per ripartire

Renault, Groupe Psa, Michelin, Enel X, E-Vai, Tamoil, la voce del pilota Ricciardo: la mobilitazione continua

Roberta Pasero

«Esercizi di stile». Come il romanzo di Raymond Queneau. Novantanove variazioni sullo stesso racconto rivisitato ogni volta con un differente mood. Così come sono infinite le variazioni sull'altruismo del mondo automotive per provare a rendere inoffensivo il Covid-19, almeno mobilitando i cuori.

Un giro del mondo alla velocità delle emozioni. Che supera la latitudine dei marchi. L'abbraccio solidale di Renault arriva persino da Paesi inaspettati, dall'Algeria dove invece di Dacia Sandero e Renault Clio ora si producono valvole respiratorie, al Marocco dove 50 Lodgy, Traffic e Master sono stati allestiti in ambulanze, dalla Turchia dove invece di chassis e motori vengono realizzate incubatrici sferiche per barelle, al Brasile dove il Creative Lab del reparto ingegneria produce maschere con stampanti 3D.

«Tanti modi per non dimenticare che c'è un cuore oltre i numeri delle automobili vendute. E che è importante far sapere a chi ci aiuta che conta davvero per noi, non come entità astratta. Perché l'attenzione alle persone è un'altra forma di altruismo. E viene ripagata da emozioni inaspettate», spiega Francesco Fontana Giusti, direttore della comunicazione di Renault Italia. «Per questo, in Italia, Renault ha scelto il territorio più che i grandi numeri, mettendo veicoli a disposizione della Croce Rossa. E si sono mobilitati anche i nostri concessionari Renault e Dacia per prestare auto e veicoli commerciali a ospedali, Comuni, supermarket, ma anche per fare donazioni all'ospedale San Raffaele di Milano e a quello di Udine. C'è chi ha anche spiegato il senso del gesto in un video puntando proprio sulle emozioni: Il business si è fermato, ma non il nostro cuore».

Un altruismo francese a due velocità. Internazionale per Groupe Psa entrato in una task force di 100 aziende per aiutare a produrre 10mila respiratori Air Liquide e pronto a supportare con Fondation Psa l'alleanza «All United Against Coronavirus», ma anche a donare attrezzature mediche pure agli ospedali di Milano. Invece è tutto door-to-door per Michelin. Perché se all'estero ha riconvertito le aziende per produrre visiere in policarbonato e 500 milioni di mascherine, in Italia ha puntato sui servizi. «Michelin ha verificato lo stato di usura e sostituito gli pneumatici ai veicoli della Croce Rossa di Alessandria, Cuneo, Torino e Milano, città dove è operativa con stabilimenti, magazzini e direzione commerciale», spiega Simone Miatton, presidente di Michelin Italia. «E poiché in questo momento è fondamentale che chi porta soccorso abbia equipaggiamenti idonei con la rete dei nostri 217 rivenditori affiliati Euromaster, garantiamo la riparazione o la sostituzione degli pneumatici per il 90% dei mezzi di soccorso sanitari circolanti».

Solidarietà porta-a-porta anche per Tamoil Italia che oltre a donare 200mila euro agli ospedali Sacco di Milano e Maggiore di Cremona, fa il pieno gratis alle ambulanze della Croce Rossa di Cremona e Trecate, sedi dei suoi depositi. E generosità dal cuore elettrico per il car sharing E-Vai che offre le sue auto Renault Zoe e Citroën C-Zero, e pure la ricarica, alla Protezione Civile, Croce Rossa, comuni del nord. E mentre la Formula E raccoglie fondi con Unicef per garantire ai bambini salute e diritto allo studio durante l'emergenza, Enel X, oltre a illuminare con il tricolore la centrale termoelettrica Santa Barbara a Cavriglia (Arezzo), con Here Technologies mette a disposizione di Protezione Civile e amministrazioni la mappa di mobilità «City Analytics» per tracciare i flussi di mobilità sul territorio dei veicoli connessi.

Però anche un video può fare solidarietà. Come quello di Daniel Ricciardo, Renault F1 team: «Cari amici, sapete che io sono di origine italiana e penso a tutti voi. Sono molto commosso per questa crisi sanitaria che ha colpito un Paese a me carissimo. Prendetevi cura di voi. Tutti insieme riusciremo a superare questa prova più forti. Più uniti». Parole che arrivano dirette al cuore. Perché le emozioni corrono più veloci di una monoposto.

Più veloci del vento.

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