La Juventus l'ha già vinta tredici volte. Le ultime quattro consecutive: nessuno ci era riuscito prima, tanto per gradire. E in sei circostanze i bianconeri hanno centrato il double con lo scudetto: dal 2015 al 2018 e, prima ancora, nel 1960 e 1995. Quest'anno, chissà: prenotato lo scudetto, i bianconeri non scherzeranno nemmeno in coppa Italia. Semplicemente perché dalle parti di Torino dove Allegri, dovesse vincere anche quest'anno, diventerebbe il primatista della competizione con cinque successi - mai nessuno rinuncia a un traguardo, a prescindere: i campioni d'Italia ripartono oggi da Bologna in occasione degli ottavi di finale, preceduti da Lazio-Novara e Sampdoria-Milan. Poi, grazie alla spalmatura di cui ormai non si può più fare a meno, ci saranno tre match domani (Torino-Fiorentina, Inter-Benevento e Napoli-Sassuolo) e due lunedì (Cagliari-Atalanta e Roma-Entella): nel complesso, tredici squadre di serie A, una di B e due di C. Difficilmente si arriverà mai ad attribuire alla seconda manifestazione nazionale lo stesso valore di un tricolore, così come il fascino della Coppa non pareggerà mai quello che si è guadagnato nel corso dei decenni in Inghilterra o Spagna: però è un fatto che, con la dittatura bianconera andata in scena in questi anni, nessuno può permettersi il lusso di snobbare la possibilità di alzare un trofeo al cielo. Proprio perché la lezione arriva dagli stessi onnivori juventini: vincere aiuta a vincere.
Sotto a chi tocca, allora. Con un tabellone che sulla carta propone il duello più equilibrato tra Sampdoria e Milan, formazioni dagli stati d'animo opposti: liguri praticamente al top e con Gabbiadini appena arrivato, rossoneri sull'altalena (e il broncio di Higuain da gestire) ma pure con Paquetà magari da lanciare e, soprattutto, la Supercoppa da disputare mercoledì in Arabia contro la solita Juventus. Arrivarci sull'onda di una vittoria aiuterebbe non poco la truppa di Gattuso a sentirsi all'altezza della Signora, sulla carta al solito inattaccabile e magari pure messa sul chi va là da quanto appena accaduto in Francia, dove il Marsiglia è finito ko sotto i colpi dei dilettanti dell'Andrezieux.
C'è comunque più che discreto peperoncino in gran parte del tabellone, con Toro-Fiorentina che propone due squadre capaci di fare bene anche in campionato, il Sassuolo di scena a Napoli senza partire necessariamente battuto e l'Atalanta che dovrà guadagnarsi a Cagliari il diritto di immaginarsi sulla strada della Juventus, da lei recentemente spaventata in campionato. Sulla carta paiono invece scontati i passaggi del turno di Lazio (nel 2013, ultima squadra ad aggiudicarsi la competizione prima del poker juventino), Inter e Roma, quest'ultima a caccia della decima Coppa.
Comunque vada, si tornerà in campo per i quarti di finale già a fine mese e sempre in gara unica, mentre le semifinali si disputeranno con match di andata e ritorno. Nel frattempo, archiviata la pausa natalizia e in attesa del campionato, l'antipasto di questo fine settimana lungo è pronto a essere servito.
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