Il Torino festeggia un anno senza colpi

Zero acquisti dal 17 agosto '18, ma i granata possono tornare in Europa

Il Torino festeggia un anno senza colpi

Torino Un anno ieri. Senza acquisti. Da parte del Toro. Che, arrivato settimo in campionato, ha poi beneficiato dell'addio del Milan all'Europa League venendo ammesso ai preliminari. Bene, bravo, bis: bilanci in regola, zero debiti con le banche e squadra che, allenata da Mazzarri, aveva così ricevuto il giusto premio al termine di un girone di ritorno in cui si era piazzata addirittura al quarto posto. Ritmi da Champions, insomma. Il che aveva regalato gioia ed emozioni a un popolo quello granata - che ci mette poco a entusiasmarsi e a sognare di tornare a essere una vera grande. Cairo, da sempre attento ai costi, si è così goduto un'estate da copertina: zero tensioni, zero ansie, zero problemi con l'allenatore, zero cessioni «perché mi ispiro al Grande Torino. La formazione era sempre quella, con pochissimi innesti ogni tanto. La continuità è un vantaggio, cambieremo il meno possibile».

Solo che il cambiare il meno possibile si è poi trasformato in totale immobilismo: gli ultimi movimenti in entrata del Toro risalgono al 17 agosto 2018: Zaza e Soriano. Dopo di che, il nulla se si eccettuano i ritorni alla base dei prestiti Bonifazi, Lyanco ed Edera: vero che non è partito nessuno («ho detto undici no, segno che i nostri giocatori hanno mercato»), vero anche che la voce nessun acquisto rende i granata un unicum nel calcio italiano e probabilmente mondiale.

Si è fatto un gran parlare di Verdi, che fatica però a lasciare Napoli. E poi nomi sparsi, da Pereyra a Fofana, da Ouwejan (esterno sinistro olandese dell'Az Alkmaar) al guineiano Kamano: nulla però è ancora stato concretizzato, quasi che si aspetti l'esito dell'ultimo turno dei preliminari di Europa League (contro il Wolverhampton, 22 e 29 agosto) per decidere poi il da farsi. Tattica rischiosa, che però sembra quella praticata.

Ci si fida dell'usato sicuro, si immagina Zaza come un nuovo acquisto (pessimo lo scorso anno, pungente in questo avvio di stagione), si spera nei progressi di Berenguer e Bremer e magari pure nell'esplosione di Millico, bomber della Primavera con addosso l'etichetta del nuovo Insigne. Qualcuno ha già mugugnato, altri si accontentano di essere tornati in Europa: se però contro i Lupi di Cutrone dovesse andar male, la luna di miele con buona parte dell'ambiente finirebbe in fretta.

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