Valverde mette una Freccia nella storia

Mai nessuno l'aveva vinta per 4 volte. Al Trentino vince Landa, Nibali in ritardo

Pier Augusto Stagi

Non è il caso di segnarsi il suo nome perché lo conoscono bene tutti e in Italia non ci verrà certamente da turista, ma è chiaro che Alejandro Valverde lo vedremo lottare per il podio anche al Giro d'Italia. Intanto si porta avanti e vince, stravince, entrando di fatto nella storia del ciclismo. Ieri si è arrampicato nuovamente con maestria sul muro di Huy, andando a vincere per la terza volta consecutiva, quarta in carriera nessuno come lui la Freccia Vallone. Un'azione di grandissima classe quella del 36enne (li compirà il 25 aprile, ndr) corridore murciano, su un traguardo che sembra essere disegnato per lui.

Era il grande favorito della vigilia e non ha sbagliato una sola mossa: la Movistar la sua squadra - ha interpretato la gara alla perfezione, non concedendo mai spazio eccessivo alla fuga di giornata e nel finale ha controllato ogni tentativo inserendo sempre uno stopper: prima Visconti e poi Izagirre sulla Cote de Cherave.

Sul Muro finale ha provato prima Purito Rodriguez, poi i belgi della Etixx hanno cercato di chiudere Valverde nella morsa di Alaphilippe e Daniel Martin, ma lo spagnolo non si è lasciato assolutamente intimorire e li ha battuti in volata. Miglior italiano di giornata ancora Enrico Gasparotto, il vincitore dell'Amstel domenica scorsa, giunto quinto alle spalle di Poels. Ottavo Diego Ulissi. Inutile dire che Valverde è il logico favorito anche per domenica prossima: in programma c'è la Liegi-Bastogne-Liegi, ultima prova delle classiche del Nord prima dei grandi giri. Sempre che non sia il tempo a batterlo. Per domenica danno su Liegi forti nevicate e gli organizzatori temono di dover annullare la corsa per ragioni di sicurezza. Staremo a vedere.

Intanto ieri il Giro del Trentino ha sconfinato in Austria: da Arco ad Anras, 220 km, con arrivo su una rampa di 3,7 km con punte anche del 14%. La vittoria è andata al basco della Sky Mikel Landa, che ha staccato tutti ed è andato a vestire anche la maglia ciclamino di leader. Secondo il russo Firsanov a 4, terzo un eccellente Damiano Cunego a 13.

In difficoltà Vincenzo Nibali, al rientro dopo tre settimane di allenamenti in quota sul Teide: il tricolore ha chiuso a 32 da Landa, suo grande rivale per il Giro d'Italia. Il siciliano però appare tranquillo: «È tutto nella norma».

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