Vince Pedrosa. Ma poteva vincere ancora di più

Cadute, pasticci e sospetti. Gara interrotta per pioggia. Secondo Lorenzo. Rossi quinto dietro Hayden

Vince Pedrosa. Ma poteva vincere ancora di più

Lui, Pedrosa, rosicchia punti. Come un topolino. Anche in Malesia. Sono tante gare ormai. Cinque nel senso di cinque vittorie in sei Gran premi di fila. Ma sarebbero potute e dovute essere sei su sei. Ovvero filotto, ovvero punteggio tennistico, ovvero il più forte sono io e non ci sono se e ma. Però il «ma» c'è. Il sigillo che manca si chiama Misano, Italia camuffata da Gran premio di San Marino. Quel pomeriggio topolino Dani Pedrosa ri-scattava dalla pole dopo falsa partenza altrui quando venne retrocesso ultimo per via di un intoppo non risolto in tempo in griglia (una termocoperta impigliata sulla ruota anteriore). Dopo di che, primo giro, grande casino, grande tamponamento ad opera di Barbera e ciao ciao Gran premio per essersi trovato là dove non avrebbe dovuto essere visto che senza giudici eccessivi sarebbe scattato serenamente dalla pole. Non una storia bella, dunque. Fatti due conti, oggi sarebbe in testa al mondiale e non a 23 punti da Lorenzo.

E non bella è stata la storia di ieri, in Malesia, tanti Sandokan in pista, Topolino che parte secondo, studia Jorge pole man e leader del mondiale (ieri 8° secondo posto) e quando arriva il momento lo passa e se ne va. Storia non bella perché la pioggia diventa pioggiona e giro dopo giro si trasforma in acquazzone e ne cascano parecchi di Sandokan. Scivolate senza conseguenze e però troppi pericoli e però una direzione gara che non decide e perde tempo e apre la porta a spifferi di sospetti di segno opposto. Perché tardando sembra che voglia regalare due punti e mezzo in più a Pedrosa visto che se fermasse la gara prima dei due terzi di Gp andrebbe assegnato un punteggio dimezzato. E perché ci vogliono un paio di giri per vedere l'indice puntato verso il cielo di Lorenzo che cerca di far capire che in pista è davvero dura. A quel punto, però, mancando sette tornate, il punteggio può essere dato pieno. Solo che il ditino arriva quando Stoner, compagno di Pedrosa, sta rimontando e comincia ad avere nel mirino proprio Lorenzo e, sorpassandolo, potrebbe consegnare altri punti a Pedrosa.

Una storia sgradevole comunque la si rigiri. Una storia di sicurezza prima snobbata e poi garantita, una storia di decisioni non prese autonomamente e di punteggi e dita verso il cielo. Quanto ai nostri Sandokan, Dovizioso a terra, Rossi 5° dietro ad Hayden. Non bello neppure questo.

MotGp

1. Pedrosa (Spa/Honda) 29.29.049;

2. Lorenzo (Spa/Yamaha) a 3.774;

3. Stoner (Aus/Honda) 7.144;

4. Hayden (Usa/Ducati) 10.518;

5. Rossi (Ita/Ducati) 16.759.

Class:

1. Lorenzo 330;

2. Pedrosa 307;

3. Stoner 213;

4. Dovizioso 195.

Moto2

1 De Angelis (Smr/FTR);

2. West (Aus/Speed Up);

3. Rea (Gbr/Suter).

Class:

1 Marquez 283;

2. Espargaro 235.

Moto3

1. Cortese (Ger/KTM);

2. Khairuddin (Mal/KTM);

Class:

1. Cortese 280 (campione del mondo)

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