L'uomo in meno

Vlahovic, l'uomo in più del Milan e l'uomo in meno della Juventus

Vlahovic sta vivendo un 2022 negativo: il serbo con la Juventus non riesce ad essere decisivo come alla Fiorentina. È lui l'uomo in meno di questa giornata

Vlahovic, l'uomo in più del Milan e l'uomo in meno della Juventus

Dusan Vlahovic è l'emblema della crisi della Juventus. L'attaccante serbo è stato il peggiore in campo dei bianconeri contro il Milan e non solo è stato incapace di far male alla difesa del Diavolo, ma fatto del male alla sua retroguardia. Sul punteggio di 1-0 in favore dei rossoneri e al minuto 54, (con ancora tutta da giocare e tempo per poter recuperare), l'ex Fiorentina si è reso protagonista di un passaggio orizzonatale suicida che ha di fatto mandato in porta il guizzante Brahim Diaz che poi siglato il 2-0 finale. Per questa ragione, ma non solo, è Vlahovic l'uomo in meno di questa settimana.

Ovviamente la colpa della sconfitta non è solo da imputare a Vlahovic visto che nella circostanza del suo passaggio in orizzontale nessuno dei difensori della Juventus è riuscito a fermare il giocatore del Milan con Bonucci non perfetto nel contrastarlo e con Szczesny non impeccabile nel suo intervento.

La crisi del bomber

Allegri l'ha sostituito per fare entrare Moise Kean per l'assalto finale e l'ha abbracciato calorosamente, sussurrandogli "stai tranquillo", per fargli sentire un po' di meno la delusione. Vlahovic ha comunque segnato 6 gol stagionali tra campionato e Champions League, ma la sensazione è che non sia più decisivo come ai tempi della Fiorentina che convinsero la Juventus nel gennaio di quest'anno di investire 75 milioni di euro per portarlo alla corte di Allegri.

La sensazione palpabile e visibile è quella di un nervosismo che parte da lontano visto che è lui stesso il primo a non sentirsi decisivo per questa squadra. Va comunque sottolineato la sua giovanissima età visto che compirà 23 anni a gennaio. Le doti fisiche e tecniche sono evidenti a tutti, ma finora non è riuscito ad essere quel calciatore in grado di risolvere da solo le partite anche quando la squadra non gira.

Allegri in questi mesi ma anche recentemente lo ha sempre motivato e difeso ma questa volta è lui l'uomo in meno di questa giornata di campionato che l'ha visto anche come uomo in più per il Milan visto il passaggio a Brahim Diaz e la sua prestazione sterile a livello offensivo.

La Juventus non sta andando bene ormai da tempo e le colpe, per una volta, non sono da addossare tutte all'allenatore visto che anche i giocatori di maggiore talento dovranno iniziare a tirare fuori gli attributi e la personalità per uscire dalla crisi.

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