
Donald Trump tiene la barra dritta. Il presidente americano ha scelto Truth per tornare a parlare di dazi e ha lanciato un messaggio ad alleati e non: "Gli Stati Uniti sono stati derubati sul commercio (e anche sul piano militare!) sia da amici che da nemici per decenni. Questo ha avuto un costo di migliaia di miliardi di dollari, ed è semplicemente insostenibile - e non lo è mai stato!". Il presidente americano ha poi aggiunto: "Gli altri Paesi dovrebbero prendersi un momento e dire: 'Grazie per il lungo giro gratis durato anni, ma sappiamo che ora dovete fare ciò che è giusto per l'America'. E noi dovremmo rispondere dicendo: 'Grazie per aver compreso la situazione in cui ci troviamo. Lo apprezziamo molto!'". Poi, interpellato dai cronisti alla Casa Bianca, Trump ha aperto ai negoziati con l'Ue per raggiungere un accordo commerciale prima della nuova scadenza del primo agosto: "Noi siamo sempre pronti a parlare, siamo disposti a parlare, anche con l'Europa. Infatti stanno venendo qui, vogliono parlare".
Il dialogo sull'asse Washington-Bruxelles è vivo dopo la lettera spedita sabato da Trump con i dazi fissati al 30 per cento. L'Ue ha scelto la strada della fermezza con il guanto di velluto: niente rappresaglie commerciali, ma trattative per raggiungere un accordo equo. Per il momento vince il fronte della prudenza: precedenza a una "soluzione negoziata", come l'ha definita la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
La priorità è evitare un'escalation commerciale con gli Usa. "Siamo sempre stati chiari sul fatto che preferiamo una soluzione negoziata. Questo rimane vero" la sottolineatura dell'ex ministra della Difesa di Berlino, che ha comunque ricordato che "le contromisure" sono "pronte". Il riferimento è al primo pacchetto da quasi 21 miliardi di euro, che colpisce prodotti americani in risposta ai dazi su acciaio e alluminio, e un secondo da 72 miliardi contro i dazi "universali" in via di finalizzazione.
Sul dossier è intervenuta ieri anche Giorgia Meloni. "Anche oggi, il governo è in stretto contatto con la Commissione europea e con tutti gli attori impegnati nella trattativa sui dazi.
Una guerra commerciale interna all'Occidente ci renderebbe tutti più deboli di fronte alle sfide globali che insieme affrontiamo" le parole del premier italiano in una nota: "L'Europa ha la forza economica e finanziaria per far valere le proprie ragioni e ottenere un accordo equo e di buon senso. L'Italia farà la sua parte. Come sempre".