Dopo lo spot e il «Night», Fiammetta ci porta «Oltrenatura»

MilanoQuando il destino fa rima con fortuna, e quando dalla tua hai una bellezza esagerata, può anche essere che ti ritrovi in televisione per via direttissima, e scopri di avere su Facebook quattordicimila fan, oltre a un buon numero di denigratori che non ti perdonano nulla. È questa, tra le altre cose, la tassa che paghi quando finisci sotto i riflettori. E pensare che Fiammetta Cicogna, ventun anni di perfezione fisica e di naturale spontaneità in video, della tv ha sempre diffidato: «Per me la tv è sempre stata quell’ambiente poco serio, alla Videocracy per capirci, fatto di personaggi un po’ squallidi. Un mondo da cui stare alla larga». Il piccolo grande uomo che le ha fatto cambiare idea è stato Piero Chiambretti, e oggi Fiammetta - quasi stupendo sé stessa - esordisce come conduttrice di Wild Oltrenatura, il programma dedicato alla natura selvaggia ed estrema in onda su Italia 1 in prima serata. «Dopo gli spot Tim - spiega Fiammetta - Chiambretti mi cercò subito: io proprio non ne volevo sapere, poi è bastato conoscere di persona lui e il suo staff di giovani professionisti per cambiare idea. Ora a Chiambretti Night mi sento a casa». Con Wild, per quattro puntate, la bella Cicogna introdurrà - da location naturali suggestive - video e documentari provenienti da ogni parte del mondo (molti dalla serie Man Vs. Wild del britannico Edward Michael Grylls) incentrati sul fascino e sui rischi del rapporto tra uomo e natura selvaggia. «Il leit motiv del programma - spiega Fiammetta - è che la natura non è buona né cattiva, è indifferente all’uomo, e sta all’uomo saperla rispettare e gestire». Una bella lezione, par di capire, ai cultori del mito, tutto occidentale, della natura esotica sempre e comunque buona. Nella prima puntata, Fiammetta si rivolgerà al pubblico in una cornice d’alta montagna, ma si rassicurino i fan: niente giacca a vento, bensì calzoncini e bikini.
Il momento, per la giovane conduttrice, è effettivamente magico: tutti la vogliono e tutti la cercano, ma lei si difende a colpi di normalità. Vive ancora con i suoi, a breve avrà un appartamento tutto suo, ma nello stesso palazzo di genitori e zii. Ama l’Africa (ha girato in lungo e in largo il continente nero) ma coltiva con cura le sicurezze famigliari. Ha una collezione di cinquecento Barbie (diffida delle Winx che definisce «un po’ zoccole») ma ama il rock energico alla Ac/Dc e Aerosmith. Adora Oscar Wilde («ho letto tutto e più volte, dalle novelle alle storie per bambini»), ma anche sbirciare nelle ansie e aspirazioni dei suoi coetanei, ad esempio grazie a Facebook: «Molti mi attaccano, dicono che sono antipatica, ma penso nasca tutto dalla fortuna che ho avuto con gli spot Tim: mi danno della raccomandata, non credono all’assoluta casualità di quell’esperienza. Non è colpa loro, ma di questo Paese che li ha convinti che se ce la fai è solo perché qualcuno ti ha spinto. C’è molto deleterio fatalismo tra i giovani d’oggi».

Fiammetta non si nega nulla per il futuro, a patto di cambiare spesso: «Mi uccide la noia: continuerò a fare tv, ma non mollo gli studi alla facoltà di Lettere, amo la musica e sto componendo pezzi con l’amica e attrice Cecilia Albertini. Il cinema? Magari». Anche perché quegli spot in tv li firmava un certo Gabriele Muccino.

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