Allo stadio di Caracalla 3mila bambini per la giornata dello sport paralimpico

I più giovani sono stati coinvolti nella pratica delle varie discipline dagli atleti olimpici e paralimpici. Obiettivo della manifestazione quello di promuovere la pratica sportiva tra le persone disabili

A Roma erano in tremila. Studenti di elementari, medie e superiori, insieme, su un campo sportivo, accanto a tanti atleti, per celebrare la quinta edizione della Giornata nazionale dello sport paralimpico. La manifestazione, organizzata dal comitato italiano paralimpico e da Enel Cuore Onlus, si è svolta nello stadio «Nando Martellini» delle Terme di Caracalla e contemporaneamente nelle piazza di altre 13 città, coinvolgendo oltre 35mila alunni delle scuole italiane. L'obiettivo quello di promuovere la pratica sportiva tra le persone disabili e sensibilizzare l'opinione pubblica sulle tematiche relative alla disabilità. Lo sport come veicolo di integrazione, dunque. Una lezione importante, soprattutto per i più giovani, che sono stati coinvolti nella pratica delle varie attività sportive integrate e si sono cimentati nelle discipline paralimpiche assieme ad atleti olimpici e paralimpici. C'erano Fabrizio Mori, Andrea Giocondi, Antonio Scaduti e l'atleta paralimpica Elisabetta Mijino, campionessa europea di tiro con l'arco. Con loro i bambini hanno potuto praticare il torball, ossia il calcio per i non vedenti, l'equitazione, il basket per i disabili intellettivi, il calcio a 5, l'atletica, il tiro con l'arco, l'arrampicata, il tennistavolo e l'adaptive rowing, cioè il canottaggio per i disabili.

Oltre allo sport anche le performance di personaggi del mondo dello spettacolo e della canzone, tra queste quella di Annalisa Minetti, cantante non vedente e atleta paralimpica impegnata nella sua rincorsa verso Londra 2012.

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