Stadio, oggi si vota. Primo tempo in giunta poi palla al Consiglio

Accordo con le squadre, finalmente la delibera. Pronta la "stampella" di Fi

Stadio, oggi si vota. Primo tempo in giunta poi palla al Consiglio
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La telenovela stadio si avvia alla fine, il forse è d'obbligo, come ammette lo stesso sindaco a microfoni di Rtl dal momento che la vicenda tiene banco in Comune dal lontano 2019. Ma "se tutto va bene - spiega appunto Sala - domani (oggi per chi legge) dovremmo andare in Giunta (con la delibera per la vendita del Meazza e delle aree circostanti) perché di fatto con le squadre siamo arrivati a un accordo. La Giunta risolverà il suo compito con una delibera, penso positiva rispetto a questo progetto".

Dopo il via libera della giunta ci sarà da superare lo scoglio più appuntito, ovvero il voto del consiglio comunale su cui si misurerà la tenuta della maggioranza (al netto dei 6 voti contrari già annunciati: due del Pd, tre di Europa Verde e uno del Gruppo Misto). "In un Comune il sindaco e la Giunta su alcune materie agiscono in autonomia - ha ricordato Sala - su altre come la cessione di beni patrimoniali importanti come lo stadio, bisogna passare dal Consiglio comunale. Noi lo porteremo in Consiglio, ci saranno commissioni e discussioni, poi bisognerà uscire con un sì o un no. Io voglio avere la coscienza a posto, aver fatto ciò per cui i cittadini mi chiamano a fare, e cioè di fronte a un problema, averlo affrontato. Quindi io lo porterò in Consiglio, suggerirò l'approvazione, voterò sicuramente a favore e poi dipenderà dal Consiglio. Tempi? Credo entro fine mese".

La fretta che pervade il sindaco è motivata dal vincolo sul secondo anello del Meazza che scatterà il 10 novembre, e che renderebbe impossibile l'abbattimento dell'impianto previsto (tranne la curva sud) nel progetto del nuovo stadio. Il Meazza ospiterà a febbraio la cerimonia di apertura dei Giochi, poi ospiterà le partirte delle milanesi fino al 2031, quando sarà pronto il nuovo impianto. Lo stadio, ha sottolineato Sala, "dev'essere pronto per il 2031, perché tra l'altro la Uefa ci sta dicendo che non considereranno Milano tra le sedi degli Europei di calcio 2032 se rimanesse San Siro".

Una partita , che si dovrebbe concludere il 29 settembre con il voto dell'aula, notevolissima perchè in campo non c 'è solo il nuovo impianto firmato da sir Norman Foster, che ha disegnato il nuovo Wimbley e il nuovo Trafford e dallo Studio Manica, ma tutta l'area che si estende su 280mila metri quadri e che prevede un grande parco, un hotel, un'area business, un centro commerciale e una cittadella dell'enterteinment, anche se non si conoscono ancora i dettagli. L'investimento? 1,2 miliardi di euro.

L'intervento in zona Cesarini per salvare il match e la faccia del sindaco Sala, così dubbioso sul buon esito del voto da aver ritirato le sue dimissioni, è arrivato dalla presidente della Consulta nazionale di Fi ed ex sindaco Letizia Moratti accanto all'ex sindaco Gabriele Albertini, dal coordinatore

regionale Alessandro Sorte e cittadino Cristina Rossello, i consiglieri Alessandro De Chirico e Deborah Giovanati e l'assessore regionale Gianluca Comazzi. Obiettivo "uscire dallo stallo". Contrari al momento Lega e FdI.

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