Staglieno, morte del cimitero più bello d’Europa

Alle 12.30 di un mercoledì di febbraio da cartolina, con il colore del cielo e delle colline che entra negli occhi, la signora Milly Ghezzi stringe il fazzoletto tra le mani con tutta la sua forza. «Io che sono attaccata alle tradizioni, sto male. Capisce, mi viene mal di stomaco. È questo un paese civile?». Cimitero di Staglieno, uno dei camposanti monumentali più importanti d’Europa, dove sono sepolti Giuseppe Mazzini, Michele Novaro, Ferruccio Parri, Nino Bixio, Gilberto Govi, Fabrizio De André, soltanto per citarne alcuni. Nel cuore della Val Bisagno, con le colline tutt’intorno che lo abbracciano e lo proteggono, quasi a lasciar credere che in un posto così, la morte faccia davvero meno paura.


Una perla, insomma, uno di quei tesori che all’estero avrebbero messo già in bacheca da tempo e tra le tappe obbligate delle visite turistiche. E infatti fino a quattro, cinque anni fa, funzionava così anche qui. C’erano i pullman pieni di stranieri che arrivavano da ogni parte del mondo per ammirare un gioiello unico per la sua bellezza (...)

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