La stanza di Mario Cervi

Desta preoccupazione il ruolo sempre più improprio che sta assumendo il Capo dello stato. Pur se con la connivenza saltuaria e opportunistica ora del governo, ora dell’opposizione, il presidente della Repubblica sta rivestendo un ruolo di garanzia politica che assolutamente non gli compete. Ormai emette giudizi inappellabili su leggi e progetti di legge, su politica estera ed economica, su assetti istituzionali e sul futuro del Paese. Un po’ troppo per un notaio, con ruolo esclusivamente di rappresentanza, non dotato dalla stessa Costituzione che lui osanna di nessuna decisionalità politica. Napolitano è abile a occupare spazi liberi, lasciati dalla nullità dell’opposizione e dalla debolezza attuale della leadership di governo. Ma sono spazi che non gli competono, né gli compete il ruolo di supplente con diritto di ultima parola.

Occorre che qualcuno chiarisca i vari ambiti in cui si muovono le nostre autorità istituzionali, al di là delle momentanee convenienze, perché siamo già troppo squassati dalle invasioni di campo in tutti i settori anche senza che il presidente prenda troppo gusto a debordare.
Pisa

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