la stanza di Mario CerviLa giustizia fai da te non è mai una buona soluzione

I Fazzoletti Verdi della Lega Nord hanno sgomberato l'Ospedale Maggiore di Milano dagli zingari. La sinistra si straccia le vesti e fa i soliti discorsetti virtuosi e moraleggianti. Le autorità e le forze dell'ordine latitano. Non garantire la protezione quotidiana al cittadino è una cosa pericolosa: si rompe il patto sociale che c'è sempre stato tra autorità e cittadini. Io, cittadino comune, vado per la strada disarmato perché so che c'è chi mi deve proteggere da ladri, rapinatori, questuanti molesti. Se l'autorità non controlla e non protegge, è ipocrita scandalizzarsi se i cittadini si organizzano spontaneamente per l'autodifesa.
Bólgare (Bergamo)

La giustizia «fai da te» non mi è mai piaciuta e mai mi piacerà. È una giustizia emozionale, istintiva a volte comprensibile e a volte iniqua che soddisfa la voglia di vendetta e di risarcimento d'una collettività turbata da atti criminali: ma che fa strame d'ogni principio di legalità. È una giustizia che ha avuto i suoi esempi più celebri e più feroci nei linciaggi degli Stati Uniti, soprattutto nel loro sud. Non voglio accostare, sia chiaro, il modesto episodio dell'ospedale maggiore di Milano a quegli amazzamenti spicciativi. Ma la motivazione è analoga. Una grande rabbia: per l'assenza dell'autorità quando la sua presenza sarebbe necessaria, per le lentezze le complicazioni le procedure dei tribunali ufficiali, per i comportamenti di comunità ritenute inferiori e deteriori. Di fronte all'ignavia di chi dovrebbe amministrare la legge, il farsela da sé può sembrare a molti una opzione ammissibile, e una soluzione. La penso, ripeto, in modo opposto. Conosco come i fazzoletti verdi della Lega Nord le negligenze e i ritardi di chi dovrebbe assicurare sicurezza a tutti i cittadini. Ma il metodo dei «forconi» -anche se da molti, me compreso, a volte invocato- è pericoloso. Un processo nel quale l'accusatore infuriato diventa giudice ed esecutore della pena.

Lo scrivo essendo uno che aborre i lassismi del potere nei confronti di reati ritenuti minori, ma che non lo sono poi tanto. Gli zingari mi inquietano. Mi inquietano tuttavia anche i giustizieri della notte, o del giorno.

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