Dopo 26 anni di assenza dallItalia arriva questa sera alle 20,30, al Teatro Filarmonico di Verona, la leggendaria Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti. È il sesto prestigioso appuntamento della XVI edizione del «Settembre dellAccademia», festival promosso dallAccademia Filarmonica di Verona e dal suo presidente Luigi Tuppini, il quale si è così assicurato una delle tre tappe italiane della tournée europea dellorchestra americana ( si esibisce a Torino, Verona e Roma) con lesclusiva bacchetta di Riccardo Muti, che torna a dirigerla dopo ben 32 anni. Un evento su cui sono puntati tutti i riflettori dei media e che ha prodotto un tutto esaurito da mesi.
Il ritorno di Riccardo Muti sul podio della Chicago Symphony Orchestra è un evento nellevento, che fa ben sperare su future collaborazioni fra il grande direttore italiano e una delle «Cinque Grandi Sorelle», così come vengono chiamate le maggiori orchestre sinfoniche americane di Chicago, Philadelphia, Boston, New York e Los Angeles.
A Verona il programma è particolarmente vicino alla sensibilità del Maestro Muti, prevedendo lesecuzione della Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 «Patetica», della Suite per orchestra «Nobilissima Visione» di Paul Hindemith e del Poema dellestasi op. 54 di Alexandr Scriabin. Unoccasione davvero rara per ascoltare due pagine che sono capolavori assoluti del Novecento accostate alla sinfonia ciaikovskiana più celebre e amata. La storia gloriosa della Chicago Symphony Orchestra vanta la presenza dei maggiori direttori del mondo, e in particolare quella di Fritz Reiner, alla guida della compagine per un decennio, dal 1953 al 1963. E poi Sir Georg Solti, sul podio dal 1969 al 1991: di nuovo un ungherese, a guidare la cifra record di 999 concerti (il millesimo era fissato per lottobre 97, un mese prima il Maestro mori), fautore dellaffermazione anche discografica di quella ormai nota come CSO.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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