La Stazione Centrale batte piazza Duomo e la Galleria Vittorio Emanuele nella classifica dei luoghi di incontro più frequentati dai milanesi con oltre il 90%. Seguono il Castello Sforzesco (visitato dall'84,5% dei milanesi), i Navigli (83%) e il Quadrilatero della moda (80%). Tra la Basilica di Sant'Ambrogio e Santa Maria delle Grazie, vince la prima (vistata dal 72% dei milanesi, rispetto al 60% della seconda). Oltre un milanese su due, inoltre, è almeno stato una volta a San Siro (61%).
Tra i musei, il Museo della Scienza (visitato da quasi il 70% dei milanesi) supera la Pinoteca di Brera (55%) e la Triennale (44%). Tra i preferiti anche il museo Poldi Pezzoli (31%), la Pinacoteca Ambrosiana (29%) e il nuovo museo del Novecento per oltre 1 milanese su 5 (21,6%). I dati emergono da un'indagine della Camera di Commercio di Milano su oltre duemila milanesi.
Ma quanto conoscono i milanesi della storia e della cultura di Milano? In media solo un milanese ogni due passa con lode il test di "milanesità". Quasi tutti sanno che secondo la tradizione alla festa di San Biagio occorre mangiare panettone raffermo da Natale (70%), che nel panettone milanese doc non ci sono le mandorle (65%) e che a Milano città vivono circa 1,3 milioni di persone (64%).
La maggioranza dei milanesi è anche al corrente di quale sia il numero di spettatori che può contenere San Siro (54%) e la metà esatta sa che Leonardo ha lavorato per il Castello Sforzesco e che la salsiccia non fa parte della ricetta per il risotto alla milanese. Sono decisamente meno i milanesi che sanno che il drago non c'entra nulla con i simboli di Milano (solo il 33%). E ancora minore è la conoscenza mostrata per il numero degli stranieri residenti in città (solo il 28% sa che sono circa 200mila, mentre per il 18% sono il 50% in più) e per le origini geografiche di Sant'Ambrogio (il 26% dice correttamente la Germania).
E le imprese che fanno la storia di Milano? Quelle nate prima del 1940 e ancora attive oggi sono 1.119 su un totale nazionale di 5.702, circa una su cinque. Seguono Torino, Roma, Genova che ne contano poco più di 300.
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