da Sachsering
Ma come fa ad andare così forte? Se lo chiedono tutti, soprattutto gli altri piloti. «Vorrei sapere cosa mangia a colazione Stoner, così magari lo copio e riesco anch'io a fare quello che fa lui», scherza Colin Edwards, terzo nelle qualifiche dietro all'extraterrestre e a Daniel Pedrosa. Ma l'unica spiegazione plausibile è che Casey Stoner è veramente un fenomeno ed è inutile stare a cercare nell'elettronica, nella potenza del motore, nelle gomme il motivo delle sue prestazioni: a fare la differenza è soprattutto il pilota.
«Dall'anno scorso - si stizzisce un po' l'australiano - sento ripetere che vado forte perché le moto sono più facili da guidare, perché c'è l'elettronica. Ma se fosse così, tutti sarebbero veloci. Invece...». Invece se guardi le altri Ducati - Elias 12°, Guintoli 15°, Melandri 16° - è fin troppo facile capire che il segreto è tutto nel talento. Come è già successo nelle ultime tre gare, anche in Germania Stoner ha dominato dal primo secondo di prove, conquistando la quarta pole consecutiva. Poi il sabato il vantaggio si è leggermente assottigliato, tanto da far pensare ai suoi rivali che la Ducati usi maggiore potenza il primo giorno di prove, per ammazzare psicologicamente gli avversari. «La realtà - si indispettisce un'altra volta Casey - è che sabato c'erano condizioni peggiori rispetto a venerdì ed era inutile prendere dei rischi forzando di più, visto che comunque avevo il miglior tempo».
Valentino Rossi sarà costretto a partire dalla terza fila con il settimo tempo. Una posizione, in realtà, che non rispecchia il potenziale del pilota della Yamaha. «Dopo i problemi di venerdì - spiega Vale - abbiamo fatto un netto passo in avanti e in configurazione gara sono sicuramente competitivo. Stoner è ancora un po' più veloce, ma di un paio di decimi al massimo, mentre Pedrosa è più o meno sul mio livello. Il problema è che Casey e Daniel sono rispettivamente primo e secondo e io dovrò fare una gara intelligente. Si è visto come adesso si faccia fatica a rimontare dalle retrovie e io dovrò stare attento nei primi giri, non ripetere l'errore di Assen (dove cadde alla quarta curva proprio nel tentativo di affrettare i tempi, ndr). L'obiettivo è salire sul podio». Un risultato sicuramente alla portata di Rossi, anche se davanti a lui ci sono parecchi piloti che vanno forte e ostici da superare.
Intanto, l'ex manager di Rossi, Gibo Badioli, è finito nelle mire della procura di Pesaro per una presunta evasione fiscale. «A me dispiace per Gibo - ha commentato Valentino -, ma di più non so. Io ho risolto i miei problemi con le scelte che sapete (un accordo di 35 milioni di euro, ndr): Badioli farà le sue».
In serata è diventato certo il divorzio fra Marco Melandri e la Ducati, lo conferma Alberto Vergani, imprenditore e manager del ravennate: «Il contratto che ci legava anche per il 2009 è stato risolto di comune accordo, senza penali. Marco è in dubbio già da Brno poiché il team sembra voler puntare sul rientrante Gibernau. Potrebbe restare fermo in attesa della prossima stagione».
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