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Stoner in pole centra il 5+1 Vale contro pioggia e orzaioli

Per la 6ª volta consecutiva l’uomo Ducati parte primo. Rossi è dietro

da Brno (Rep. Ceca)
In prova è inequivocabilmente il più forte, tanto che da sei Gp nessuno riesce a partirgli davanti. È l’ennesimo primato di Casey Stoner, l’australiano campione del mondo diventato fenomenale con la Ducati, capace di conquistare a Brno un risultato da libro dei primati: nessuno nell’era MotoGp (dal 2002) aveva ottenuto sei pole consecutive, mentre nella storia della classe regina soltanto un altro australiano, Mick Doohan, è riuscito a fare meglio, con 12 partenze di fila davanti a tutti nel 1997.
Questa volta, il miglior tempo è arrivato sotto la pioggia e con un freddo invernale, con Casey bravo a sfruttare i minuti iniziali relativamente più asciutti, prima che l’acqua allagasse completamente il tracciato, vanificando i successivi tentativi di miglioramento dei suoi rivali, finiti a distacchi abissali.
«Abbiamo cercato di sfruttare al meglio il tempo a disposizione - ha detto il campione della Ducati -, provando a girare subito velocissimi, sapendo che le condizioni avrebbero potuto peggiorare».
L’hanno fatto naturalmente anche i suoi rivali, ma nelle situazioni critiche Casey è il più lesto a prendere subito il ritmo, a trovare il limite di moto e gomme. In caso di pioggia, Stoner è nettamente il favorito, ma se dovesse essere asciutto, come previsto, Valentino Rossi sarà decisamente più competitivo. Come si è visto venerdì, quando entrambi i turni di libere sono stati effettuati con il sole e una temperatura ben superiore ai 12° C di ieri.
«In qualifica - racconta Rossi non al meglio delle condizioni fisiche, a causa di un orzaiolo all’occhio destro e un problema all’orecchio - sono stato bravo a sfruttare il momento buono, nonostante non fossi ancora a posto con la messa a punto. Partire dalla prima fila è fondamentale e con l’asciutto posso essere molto più vicino a Stoner».
Valentino, però, è perfettamente consapevole che per battere Casey ci vuole un’altra grande prestazione, tipo quella di Laguna Seca, con Rossi primo al traguardo, nonostante Stoner fosse nettamente favorito.
«Rispetto agli Stati Uniti, però - spiega -, siamo messi meglio, perché conosco bene questa pista e a Brno la Yamaha è più competitiva che a Laguna Seca. C’è la possibilità di fare un’altra bella lotta, ma non bisognerà sbagliare niente, a cominciare dalla partenza, perché se Stoner prende troppo margine al via non c’è più niente da fare».
A sette gare dalla fine, con 25 punti di vantaggio, Valentino non fa nessun calcolo per il mondiale. «È troppo presto e non mi posso permettere di correre in difesa, perché se Stoner vincesse sempre, a me non basterebbe arrivare sempre secondo».
Con ogni probabilità, sarà comunque un’altra sfida a due, perché gli altri piloti con le Bridgestone non sono all’altezza dei due campioni, mentre i piloti Michelin sono costretti a inseguire da lontanissimo a causa di gomme un’altra volta inconsistenti. E così un ottimo pilota come Daniel Pedrosa è costretto a partire dalla quarta fila con il dodicesimo tempo, due posti più avanti dell’emergente Andrea Dovizioso, mentre Jorge Lorenzo, vincitore in Portogallo, è addirittura ultimo.

Una situazione insostenibile che sembra essere il preludio del monogomma: per il momento non se ne parla ufficialmente, ma è più che probabile che nel 2009 tutti avranno gli stessi pneumatici.

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