Di solito piove sul bagnato e nonostante la giornata di sole a Bogliasco, anche la Sampdoria è rimasta vittima del tanto popolare proverbio: Antonio Cassano si è fermato per un problema al polpaccio e gli esami effettuati ieri hanno evidenziato una contrattura al polpaccio. Senza attendere il decorso del fastidio muscolare, si sa già che con ogni probabilità Cassano domenica con l'Udinese non ci sarà. E visto che, appunto, più che piovere in casa Samp sembra esserci una vera e propria alluvione, Claudio Bellucci se ne va, destinazione Livorno. Il presidente Spinelli gli ha offerto un anno e mezzo di contratto e il giocatore, nonostante avesse in più occasioni espresso il desiderio di finire la carriera alla Sampdoria e di continuare tra le fila della società, ha accettato. Ieri lultimo saluto al capitano Angelo Palombo e a tutta la squadra. Il Livorno non si fermna qui: vuole infatti anche Tissone, ma qui il discorso è ancora aperto.
Tornando alla contingenza, fermo Cassano, partito Bellucci, domenica ad Udine Del Neri si troverà senza due attaccanti: a questo punto quindi le soluzioni sono solo due, o l'impiego dal primo minuto di Pozzi al fianco di Pazzini, ma in questo caso sarebbero due torri poco adatte visto che i cross in questo ultimo periodo latitano, oppure Guberti, che è già stato impiegato da seconda punta e che potrebbe giocare al fianco del numero dieci. Si vedrà, ma certamente la notizia dello stop di Cassano non ha rasserenato l'ambiente dopo il pareggio con il Catania e dopo l'aggressione verbale del post partita a Mannini e allo stesso Pazzini.
E ieri non è stata una giornata semplice per Gigi Del Neri che, prima di apprendere la notizia della contrattura a Cassano, ha avuto un battibecco con un tifoso che ha contestato il suo operato e gli ha chiesto le dimissioni. Insomma, il clima in casa Samp è questo e certamente non è da preludio ad una settimana serena, visto che, tra un caso isolato e l'altro, Bogliasco sta diventando una polveriera fatta di contestazioni e fischi. In questo stato di cose la società va avanti per la sua strada con una strategia che sembra ormai chiara e dimostrata anche nel corso degli anni: il tecnico non si tocca, anche se forse mai come in questo caso il club sta facendo un pensiero all'esonero di Del Neri. I problemi però sono due: il principio di continuare con lo stesso allenatore, appunto, e il fatto che in giro, nella lista dei papabili, non c'è una grande scelta.
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