Sale operatorie e ambulatori chiusi per sciopero. Domani sarà una giornata critica per i pazienti che dovranno esserlo di nome e di fatto. I medici dovrebbero scioperare in massa, scontenti per la mancanza del rinnovo del contratto scaduto da oltre un anno. L'astensione dei camici bianchi durerà 24 ore durante le quali saranno garantiti solo i servizi minimi e gli interventi d'emergenza. Tutti gli altri slitteranno, e potrebbero essere molti anche perché a tenersi lontani dalle sale operatorie saranno soprattutto gli anestesisti. La loro categoria è una di quelle che più fomentano la protesta e minaccia già il bis. «Andremo avanti - dichiara il presidente dell'Associazione Anestesisti e rianimatori Italiani Vincenzo Carpino - perché abbiamo perso la pazienza per le promesse non mantenute dalle istituzioni». Gli fa eco il segretario nazionale della Cgil Massimo Cozza, che se la prende con il governo: «Dopo un anno di governo Prodi - dice - le condizioni dei medici pubblici, come per gran parte dei lavoratori del pubblico impiego, sono peggiorate. Il governo Prodi ha dimostrato un'ambiguità non più accettabile».
E domani al Policlinico, Niguarda, San Paolo, come negli altri ospedali milanesi, ladesione dovrebbe essere elevata. Oltre al sindacato degli Anestesisti e Cgil ci sono altre sigle che raggruppano molti medici. È il caso della Anaao Assomed che chiede al governo di mettere in agenda i problemi della categoria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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