Strade chiuse al traffico, fermi bus e metrò

(...) Mezz’ora prima dell’inizio dell’esercitazione la metro A interromperà il servizio nella tratta Manzoni-Ottaviano. Non verrà effettuato alcun servizio sostitutivo con bus navetta.
Alle 10.00 è prevista la terza fase dell’esercitazione: anche in questo caso ci sarà un’esplosione a bordo di un autobus dell’Atac in corso Vittorio, all’altezza di piazza Navona. Per tutte le linee di bus che transitano nell’area saranno necessarie deviazioni o limitazione dei percorsi.
Ma i disagi non finiscono qui. Per tutta la durata dell’esercitazione, la corsia preferenziale tranviaria che da Ponte Garibaldi porta all’ospedale San Camillo, in viale Trastevere, dovrà essere utilizzata solo dai mezzi di soccorso, con la sospensione nella tratta interessata delle linee di tram 8 e 3.
Sul fronte del traffico privato, la situazione si presenta ancor meno incoraggiante: domani mattina verranno chiuse completamente al traffico via Merulana, via di San Giovanni, via Arenula, corso Vittorio; via dei Fori Imperiali e via Nazionale. Ovviamente tutte le linee di bus dell’Atac che normalmente transitano in queste strade, subiranno deviazioni o limitazioni di percorso.
Secondo i responsabili dell’azienda di trasporto pubblico della capitale, anche se la fine dell’esercitazione è prevista per le ore 12, le difficoltà, in particolare sulla rete di autobus e tram, potrebbero perdurare anche nel primo pomeriggio.
«Sarà una esercitazione finalizzata alla sicurezza delle persone - ha spiegato nei giorni scorsi il prefetto Achille Serra -, non ci sarà alcun atto di forza, né scontri o arresti. Non sarà un film ma sarà quanto più vicina alla realtà possibile». A questo proposito il prefetto ha spiegato che non verranno utilizzati né sangue finto né effetti di tipo cinematografico per rendere la scena dell’attentato il più realistica possibile ma «abbiamo in serbo alcune sorprese che nemmeno le forze dell’ordine chiamate a intervenire conoscono». Vi potranno infatti essere ad esempio delle auto incendiate o eventuali danni a oggetti.
Entro la metà di ottobre inoltre sarà pronto un vademecum per la cittadinanza nel quale saranno affrontati i temi della sicurezza in caso di attentati e del primo soccorso. Questo sarà sottoposto alla visione del ministero e in un secondo momento verrà distribuito dal Comune ai romani.
«Il nostro primo obiettivo - ha detto Serra - sarà il soccorso pubblico. La nostra priorità è salvare quante più vite umane possibile e stiamo lavorando per questo da mesi. L’ordine pubblico e gli arresti verranno subito dopo.

Abbiamo deciso di mettere in atto tre esplosioni in luoghi diversi per metterci alla prova. Il nostro obiettivo è quello di capire dove sbagliamo altrimenti non servirebbe a nulla. Sarebbe un errore dirigersi subito tutti in un luogo e farsi cogliere impreparati da eventuali nuove esplosioni».

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