Le strategie nell’elettronica per la difesa

Con Drs il gruppo salirà all’8° posto

Uno degli obiettivi della strategia di Finmeccanica prevede il potenziamento del settore dell’elettronica della difesa, uno dei «tre pilastri», insieme ad aeronautica ed elicotteristica, che sostiene e sosterrà l’espansione del gruppo aerospaziale e della difesa italiano. In questi anni Finmeccanica ha già ampliato il perimetro delle proprie attività elettroniche attraverso una serie di acquisizioni in Italia e soprattutto in Gran Bretagna, dove ha acquistato il business elettronico, avionico e delle comunicazioni di Bae Systems e poi la società specializzata Vega. Questa rapida espansione ha creato un «polo» che lo scorso anno ha generato 3,8 miliardi di ricavi, con un risultato operativo superiore all’11% e con poco meno di 20mila dipendenti, distribuiti essenzialmente tra quattro società: Selex Communications, Selex Galileo, Selex Sistemi integrati, Elsag Datamat. Queste società offrono una gamma completa di prodotti e tecnologie e stanno completando un processo di razionalizzazione e focalizzazione.
Il mercato dell’elettronica per difesa e sicurezza offre le opportunità più allettanti, per applicazioni militari, di sicurezza interna e duali, ma è caratterizzato da una forte concorrenza e dalla presenza di diversi colossi, negli Stati Uniti e in Europa.
Per competere ad armi pari e, anzi, sfruttare i vantaggi derivanti da una più spiccata internazionalizzazione e da una minore dipendenza dal mercato domestico, Finmecanica ha lanciato un’operazione tanto impegnativa, quanto lungimirante, tesa ad acquisire la statunitense Drs Technologies. Drs è una società estremamente dinamica, che a sua volte si è sviluppata nel giro di un lustro a colpi di acquisizioni e vanta un portafoglio di prodotti diversificato, il quale le garantisce una presenza significativa praticamente su tutte le principali piattaforme delle forze armate statunitensi. Drs, però, ha un profilo export modesto. Lanciando l’offerta di acquisto, che comporterà un investimento di 3,4 miliardi, Finmeccanica otterrà a un tempo il potenziamento delle attività elettroniche, ma anche una significativa presenza stabile nel più grande mercato della difesa, quello statunitense, dove poi è proprio l’elettronica a far registrare tassi di crescita particolarmente elevati.

Combinando Drs alle attività che già possiede, Finmeccanica sale all’8° posto mondiale nel settore, al 3° in Europa e non avrà più bisogno di trovare un forte partner. Se le autorità statunitensi daranno la loro approvazione, l’acquisizione di Drs sarà perfezionata entro fine anno.

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