MilanoAllultimo momento lintervista si fa in macchina, tra un appuntamento daffari e gli studi tv dove Daniela Santanchè è ospite di Barbara DUrso. Il sottosegretario allAttuazione del programma si scusa per la variazione: «Sa, per me la politica è passione. Ma vivendo daltro...». In borsa ha i pantaloni da cambiare in camerino, nel frattempo la chiamano, «cosa scriviamo? Sottosegretario o imprenditore?». Lei ribatte senza spocchia: «Basta Daniela Santanchè, io sono Daniela Santanchè e basta». Risposta politica.
Signora Santanchè, da sottosegretario ma anche da imprenditore, che cosa ci dice del governo? Sembra un po bloccato tra le polemiche.
«Guardi, il nostro è un governo che di cose ne ha realizzate moltissime, ma è come se i giornali, i mass media, stendessero una cortina fumogena su tutto quel che ha fatto».
Se spazziamo via il fumo, quali fatti si vedono? La prima missione del programma è rilanciare lo sviluppo. È urgente un nuovo ministro?
«Mi auguro che sia Berlusconi a tenere linterim dello Sviluppo, perché meglio di lui quel lavoro non lo fa nessuno. Anzi, quando ho aperto i giornali di oggi pensavo di trovare ampi resoconti del viaggio del premier in Brasile e a Panama, dove ha ottenuto commesse importantissime per lImpregilo e chiuso dieci miliardi di euro di accordi commerciali. Una somma enorme, pensavo fosse una notizia».
Invece che ha trovato sui giornali?
«Il dibattito se Forza Italia è nata dalla mafia oppure no. Ma è mai possibile? Siamo il governo che ha fatto di più contro la mafia e la criminalità organizzata di ogni tipo. In due anni sono stati arrestati 360 latitanti, il 73 per cento in più rispetto al periodo precedente, sono stati messi in carcere 24 tra i 30 latitanti più pericolosi! E aggiungo i 9 miliardi di beni sequestrati e i due miliardi di beni confiscati: il 538 per cento in più del passato! Ma sui giornali si parla di mafia per dire tuttaltro».
Si parla molto anche di intercettazioni. Fini sostiene che è irragionevole questa fretta. Come controllore del governo, che ne dice?
«Le intercettazioni sono nel programma del governo e così stiamo procedendo ad attuarlo. Tutti noi siamo favorevolissimi alluso delle intercettazioni, siamo contrari allabuso perché non vogliamo vivere nel film Le vite degli altri, non vogliamo uno stato di polizia. Ci dobbiamo liberare da questo Grande Fratello: sono 8 o 9 milioni le persone intercettate. Chi mette distinguo non può essere del Pdl, che è fondato sulla libertà. Non faccio questioni personali con Fini, ma politiche».
Qual è la parte del programma che il governo ha realizzato meglio?
«Molti direbbero i rifiuti in Campania o il dopo terremoto in Abruzzo, insomma gli interventi demergenza. Ma io penso che ciò in cui il governo Berlusconi ha operato meglio sia la gestione della crisi economica internazionale, sia a livello interno che nel rapporto con gli altri Paesi».
A quali provvedimenti concreti si riferisce?
«Berlusconi è stato il primo al mondo a garantire che le banche non sarebbero fallite e che nessun italiano avrebbe perso un euro dei propri risparmi. Sono stati stanziati 5 miliardi per favorire laccesso al credito delle imprese, non abbiamo aumentato le aliquote fiscali, abbiamo stanziato 9 miliardi per ampliare la platea della cassa integrazione. Ma soprattutto siamo il Paese dellUe con i migliori parametri macroeconomici».
La cosa che è riuscita peggio?
«Non siamo stati capaci di dire con forza quel che abbiamo fatto».
Così è troppo facile.
«Ma è vero. Penso ai grandi successi di politica internazionale di Berlusconi, dal G8 allAquila alla mediazione della crisi Russia-Georgia agli accordi con la Libia. Grazie a questi accordi siamo riusciti a bloccare gli sbarchi a Lampedusa: in un anno sono diminuiti del 90 per cento. Nessun governo era mai riuscito a rimpatriare 43mila clandestini».
Sulla sicurezza il governo ha attuato il programma. Ma qualcosa di cui non siete soddisfatti?
«A causa della crisi non abbiamo ancora abbassato le tasse e non è giusto che limposizione fiscale sia così alta. Ma sono fiduciosa che accadrà».
E il caso del ministro Brancher?
«Ha dichiarato che non userà il legittimo impedimento. Per me sarebbe stato molto grave se lavesse usato e così non sarà. Noi non stiamo dalla parte dei furbi ma dei giusti. Non ci sono sconti per chi ha sbagliato».