«Per il Sud una cabina di regia Ora Lombardo rispetti i patti»

Ministro Frattini, per fortuna fra poche ore il Parlamento chiude, così smettete di litigare, eh?
«Be’, prima delle ferie abbiamo messo un tassello importante, votando alla Camera il decreto anticrisi e dimostrando che la maggioranza è solida e compatta».
Mica tanto, scusi. Il ddl è passato con 35 voti di scarto, le modifiche con 21. Pochini, no?
«C’è il brutto vizio di molti di non partecipare alle votazioni. L’Mpa era assente per protesta e lo ha dichiarato. Sugli altri, il problema grave è che quando si vota la fiducia prendono paura e vanno in aula, altrimenti vanno a fare shopping».
Questo decreto che corregge il decreto non è un pasticcio?
«Il pasticcio lo avremmo rischiato inserendo le modifiche in Senato il 2 agosto. Temi come le competenze del ministero dell’Ambiente sulle reti energetiche o la Corte dei Conti sono giuridicamente e legislativamente complicati».
Potevate pensarci prima.
«A giugno sarebbe stato diverso. Ma ora meglio prendersi 20 giorni in più e fare norme come si deve».
Vi ha tirato le orecchie anche il capo dello Stato, per la gioia dell’opposizione.
«Napolitano è il tutore della Costituzione, ma l’opposizione crede che sia il suo supertutore...».
La sostanza non cambia.
«Napolitano non ha bacchettato il governo, ma espresso le sue perplessità in un colloquio informale con il ministro competente, atteggiamento corretto e non strumentalizzabile. E poi le modifiche Tremonti le aveva già decise prima».
La Cgil annuncia comunque un autunno caldo
«Tendiamo la mano all’Iran, figurarsi alla Cgil. Però dovrebbero imparare non si dice a collaborare, ma almeno a confrontarsi».
Intanto imperversa lo scontro sul partito del Sud.
«Micciché ha esagerato i toni: non si mette il premier nella posizione di prendere o lasciare»
Berlusconi ha preso.
«Berlusconi ha stabilito che il Sud deve permeare l’azione di tutto il governo. Questa rivendicazione un’utilità l’ha avuta: nascerà una cabina di regia che, col contributo di un gruppo di ministri e il coordinamento del premier, deciderà interventi e finanziamenti, evitando così quelli a pioggia».
Significa che finora non c’era un piano per il Sud?
«Ci sono state azioni sui singoli temi. Adesso ci sarà un’operazione incontrovertibile che chiude la bocca a chi ha dubbi e sospetti».
Lei ne parla come di un caso chiuso, ma in queste ore il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo è tornato a puntare il dito: dice che la svolta promessa non c’è.
«Mi auguro che Lombardo tenga fede alla parola data. Ha detto che non mira alle poltrone. Bene, lo dimostri partecipando alla cabina di regia».
Sarà Micciché a guidarla?
«No, credo debba restare nelle mani di Berlusconi».
Niente ministero per il Sud?
«Vogliamo unire, non dividere. Un ministero per il Sud che significa, che gli altri ne sono la controparte? La scelta fra federalismo e secessione l’abbiamo fatta tanto tempo fa».
A proposito. Prima l’uscita di Bossi sull’Afghanistan, poi il test di dialetto per gli insegnanti. La Lega torna partito di lotta in vista delle regionali?
«Il Pdl deve smettere di rimproverare la Lega se fa delle proposte, e fare lo stesso. Il nostro impegno nei prossimi mesi deve essere creare una corazzata in grado di marcare fortemente l’identità del partito. Una sfida sui contenuti che deve partire dai dipartimenti. Questo farà la differenza anche nella difesa del premier da certi attacchi proditori».
A Ezio Mauro fischieranno le orecchie.
«È la prima volta in Italia che si attacca a tradimento sui vizi privati, una barbarie».
Lei alla Bbc ha detto: alcuni giornalisti hanno pagato alcune escort. La D’Addario s’è infuriata.
«Curioso, no? Io non l’ho citata e lei è insorta».
Il premier ha detto: «Non sono un santo». Lo avesse detto prima avrebbe evitato mesi di fango?
«Non c’è il minimo dovere di rispondere a un giornale-partito che attacca per fini politici. Il problema, se mai, è che non c’è stata una forte difesa del premier dalla maggioranza. Hanno aspettato il successo al G8 per esporsi. Grazie tante».
Per il Pd Bersani o Franceschini?
«Sono così litigiosi che se dicessi uno o l’altro si rinfaccerebbero persino il mio “sostegno”.

So solo che il problema della maggioranza è che non c’è un’opposizione».
Dove va in vacanza, ministro?
«Al massimo in Alto Adige. In 15 mesi ho fatto il giro del mondo 28 volte: 358mila chilometri. È la distanza dalla Terra alla Luna».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica