Le sue burrascose avventure davanti e dietro la cinepresa

Per rendere omaggio a Giovannino Guareschi (Roccabianca, Parma, 1908-Cervia, 1968), nel centenario della nascita e nel quarantennale della morte, la Cineteca di Bologna organizza una poderosa mostra espositiva, tesa a ricostruire la genesi e la storia della celebre saga di Don Camillo, vera e propria serie internazionale ante-fiction seriale. La mostra (a ingresso libero), intitolata «Le burrascose avventure di Giovannino Guareschi nel mondo del cinema» (24 giugno-19 ottobre, con chiusura ad agosto) raggruppa una serie di eventi: dagli incontri con specialisti guareschiani alla proiezione di film difficilmente visionabili (come Gente così o Vogliamoci bene, entrambi del 1949), all’interno dell’interessante Cinema Ritrovato (Bologna, 28 giugno-5 luglio), diverse saranno le occasioni di studio del rapporto tra lo scrittore e la settima arte.

Gag, vignette satiriche, articoli, film, libri e vario materiale, messo a disposizione dalla famiglia Guareschi (fondatrice dell’Archivio Giovannino Guareschi, a Roncole Verdi) offriranno la possibilità di fare il punto sull’intera parabola guareschiana, superando le miopi critiche legate alla figura di questo autore, cancellato dalla cultura di sinistra, che ne ha sempre temuto l’irridente vena polemica.

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