Sul web la mappa per pedalare sicuri: un sito pubblica tutte le strade a rischio

Su un forum i ciclisti segnalano i problemi e indicano i rimedi

Auto troppo veloci, semafori difettosi, strade dissestate, incroci pericolosi, bancarelle e mercati che occupano le piste ciclabili: sono solo alcune delle numerosissime segnalazioni lasciate dai milanesi sul sito www.sicurezzastradale.partecipami.it. Più di 80 indicazioni pubblicate nel giro di pochi mesi sono il segno che l’iniziativa promossa da Fondazione Rcm - Rete civica di Milano - e Fiab Ciclobby sta funzionando.
Secondo quanto ha annunciato il presidente dell’associazione cicloambientalista, Eugenio Galli, il forum potrebbe diventare un utile strumento anche in vista del Tavolo permanente sulla sicurezza stradale del Comune, che dopo la riunione di marzo ha in programma un nuovo incontro per il primo di ottobre.
Lo scopo dell’iniziativa, lanciata nell’aprile scorso, «è creare una consapevolezza diffusa sul tema della sicurezza stradale - ha spiegato Galli -. Per questo vanno coinvolti gli istituti scolastici, le scuole guida, i cittadini. Questo forum vuole essere un primo modo per avvicinare i milanesi al problema perché si sentano direttamente coinvolti non solo con lamentele e segnalazioni, ma anche con vere proposte e soluzioni».
In effetti, le particolarità del sito che sembrano raccogliere maggiormente il consenso dei ciclisti, e non solo, sono essenzialmente due. Innanzitutto la possibilità di evidenziare i punti critici per la sicurezza localizzandoli sulla mappa della città. Non ci si limita dunque a indicare i difetti della rete stradale, ma li si colloca visivamente con un puntino rosso su una cartina di Milano, che offre così un colpo d’occhio dei pericoli di cui tenere conto. In più c’è anche la possibilità di allegare una o più fotografie della strada in questione.
In secondo luogo, il forum non vuole essere solo un grande contenitore di lagnanze, ma uno strumento costruttivo. Per questo una sua sezione è stata pensata per raccogliere proposte costruttive e possibili soluzioni.
La formula dei post si è rivelata vincente e la mappa di Google pubblicata on-line si sta rapidamente riempiendo di pallini rossi. «Il rischio di queste iniziative però - mette in guardia Eugenio Galli - è che, se poi non ci sono risposte puntuali e concrete da parte dell’amministrazione, i cittadini perdono fiducia.

Da noi - conclude - partono segnalazioni e suggerimenti, a loro poi il compito di vagliarle, approfondirle, dare risposte, in un processo di verifica continuo e orientato al raggiungimento di un risultato collettivamente utile».

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