Sul Pianeta Pelle c'è una grave minaccia, rappresentata dal perfido Mel. Si nasconde in un neo,  ma l'eroe Super Ado lo sconfiggerà. E sottoporrà i bambini suoi fans a 10 prove per diventare  Ado-boys. 
Il protagonista del primo  fumetto che vuole insegnare  ai bambini come esporsi al sole evitando  rischi, dalle prime  scottature al  rischioso melanoma, è proprio  «un amico per la pelle».
Quest'estate arriva sulle spiagge italiane  e nei centri-vacanze, grazie all'iniziativa lanciata  dall'Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI) e dalla Lega Italiana per la Lotta  contro i Tumori (LILT).
Il fumetto, unico nel suo genere in Europa,  rappresenta  la prima esperienza del genere per la  prevenzione dei tumori della pelle legati appunto all'esposizione solare, attraverso una  campagna per aumentare la  consapevolezza da parte dei più piccoli.
Come conferma anche un recente studio dell'Università di Berlino, pubblicato su «The British  Journal of Dermatology», se i bambini sono informati, si coprono con più attenzione, portano il  cappellino e utilizzano la crema solare.
Il fumetto di Super Ado, viene distribuito in oltre 50 mila copie presso le strutture ricettive  del gruppo Tivigest Vacanze, nelle sezioni provinciali LILT, attraverso la rivista «Esperienze  dermatologiche» di ADOI.
Inoltre, mille copie sono  state consegnate il 15 giugno alla Fondazione della Camera dei  Deputati, che ne curerà la diffusione.
«Dagli anni 60, in tutto il mondo, si è registrato un preoccupante aumento della frequenza del  melanoma cutaneo - spiega Ornella De Pità, presidente ADOI -. Di contro, i casi di guarigione  sono aumentati, per un progresso delle tecniche diagnostiche e per una informazione più precisa  e capillare della popolazione. Il rischio di sviluppare un melanoma, oltre che ai fattori  genetici, è ampiamente legato a quelli ambientali, tra i quali l'azione delle radiazioni solari  è ormai documentata».
Il rischio di melanoma è particolarmente elevato se l'esposizione eccessiva al sole avviene in  età giovanile. «Una prevenzione primaria corretta deve soprattutto evitare le scottature solari  infantili -  diceFrancesco Schittulli, presidente LILT -. Ci è sembrato così di particolare  importanza stimolare la prevenzione partendo dai più giovani con consigli e suggerimenti».
Il fumetto si compone di due parti. Nella prima c'è una breve simpatica storia con il  protagonista che porta due bambini sul «Pianeta Pelle» e sconfigge Mel nascosto in un neo. Nella  seconda parte sono illustrati alcuni consigli per prendere il sole in maniera corretta e  diventare «Ado-boys».
Eccoli. 
Primo: Tutte le persone e soprattutto i bambini devono evitare una eccessiva esposizione al  sole. Nessuna esposizione fino a 6 mesi di età.
Secondo: Evitare di stare in spiaggia o esposti al sole nelle ore più calde, dalle 12 alle 16. 
Terzo: Cercare il più possibile riparo all'ombra. 
Quarto: Indossare  maglietta, cappellino e buoni occhiali da sole.
Quinto: Usare sempre la crema solare, resistente all'acqua e con protezione molto alta,  rinnovando l'applicazione a intervalli regolari.
Sesto: Sotto l'ombrellone arriva comunque il 50% dei raggi solari e in acqua il 90% fino a un  metro di profondità.
Settimo: Evitare profumi e deodoranti prima dell'esposizione.
Ottavo: Gli indumenti sintetici proteggono più di quelli con fibre naturali. Attenzione a  quelli bagnati: il sole passa maggiormente.
Nono: Salendo di quota in montagna, i raggi del sole sono più intensi e passano anche  attraverso le nuvole.
Decimo: Evitare lettini e lampade abbronzanti. 
«La campagna ADOI di prevenzione 2010 parte dai giovani, affinché possano farsi anche portavoce  del messaggio nelle proprie famiglie, e tra tutte le persone che si espongono al sole», afferma  Gian Marco Tomassini, coordinatore nazionale gruppo melanoma ADOI.
Secondo l'esperto, l'iniziativa tende a diffondere sulla popolazione notizie corrette sulla  prevenzione, sulle regole di comportamento, migliorando l'informazione, salvaguardando  l'ambiente dove viviamo, e provando a discutere insieme ai ragazzi, per cambiare alcuni stili di  vita, ormai stereotipati.
Per la spedizione di tutto il materiale sul territorio italiano c'è il supporto logistico del Gruppo Poste Italiane, mentre il progetto è stato gentilmente concesso all'Adoi dall'Associazione Umbra «No al Melanoma».