Milano ha sempre attratto malati da tutta Italia. Nel 2008 ne arriveranno molti altri, perché è qui che ha aperto i battenti Nemo, il centro clinico polifunzionale dedicato alle distrofie e alle altre malattie neuromuscolari. Proprio come la Sla (la Sclerosi laterale amiotrofica), una patologia che ben conosce Mario Melazzini, direttore scientifico della struttura inaugurata ieri al Niguarda. Il professor Melazzini si può definire il massimo esperto di Sla e non solo perché è presidente di Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) e combatte clinicamente questa malattia, ma anche perché deve farci i conti come paziente. La sclerosi laterale amiotrofica, infatti, lha costretto su una sedia a rotelle, ma non lha per questo reso meno combattivo. Tanto è vero che è impegnato anche a coinvolgere personaggi famosi, come Ron che mette la sua musica a disposizione per sostenere la ricerca. E a proposito di interventi di privati, il nuovo centro nasce grazie alla collaborazione tra sponsor ed enti pubblici. La Fondazione Cariplo, Telethon e altri 24 sostenitori lo hanno finanziato con 1,5 miliardi di euro, mentre la Regione ha offerto gli spazi del Niguarda composti da letti di degenza, ambulatori e day hospital. Una struttura complessa che dal 2008 attirerà da tutta Italia 850-1000 persone che «potranno contare su questo centro che sarà punto di riferimento - come spiega il direttore scientifico Melazzini - per i malati neuromuscolari e i loro familiari. Nemo sarà in grado di rispondere concretamente a bisogni e aspettative diverse, rivolgendosi alla persona nella sua globalità».
«È dalla consapevolezza daffrontare queste malattie in maniera globale - aggiunge il presidente della Lombardia Formigoni, che ha voluto in prima persona il centro - che nasce lidea di creare un luogo dove si possono applicare le terapie cliniche e riabilitative nuove, facendo anche informazione».
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