Super-Hera: partono le trattative

da Milano

Settimana prossima, forse lunedì, ci dovrebbe essere la firma della lettera di intenti tra Hera, Iride ed Enìa che darà il via alla trattativa per la fusione tra le tre utility: l’obiettivo è creare un gruppo di ex municipalizzate secondo solo ad A2A, con attività nel settore del gas, dell’acqua e dell’elettricità. Iride è controllata al 58% dai Comuni di Torino e di Genova, Hera sempre al 58% da Bologna, Ferrara, Modena e altri Comuni della Romagna e infine Enìa al 62% da Parma, Reggio e Piacenza. Si prevede che le tre società, tutte quotate in Borsa, si fonderanno in Hera, ma adotteranno una struttura simile a quella di Iride che vede una holding di controllo che racchiude le quote dei Comuni, con sotto la società quotata che a sua volta controlla le società operative locali. L’approvvigionamento e la produzione farebbero capo a una società a sé, controllata dalla quotata.

Secondo quanto riferiva ieri l’agenzia Reuters, l’attuale presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano, dovrebbe diventare il presidente del nuovo gruppo, mentre Roberto Bazzano, attuale presidente di Iride, dovrebbe ricoprire l’incarico di amministratore delegato: l’indiscrezione non ha però trovato conferma. Ieri Hera ha guadagnato l’1,87%, Enìa lo 0,16%, Iride è rimasta invariata, A2A ha registrato un balzo del 2,9%.

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