Tasse, Area C, caro-affitti: città al palo

Milano declassata a BBB+. L’agenzia Standard&Poor’s ha tagliato il rating di Palazzo Marino. Nessun allarme, perché i tecnici spiegano che il declassamento di Milano, in buona compagnia visto che analogo destino è toccato ad altri 12 enti locali tra cui i Comuni di Firenze, Genova, Roma e Bologna, sarebbe semplicemente la conseguenza del declassamento dell’Italia da A a BBB+ del 13 gennaio. Ma forse qualche riflessione va fatta. Perché ormai abbiamo capito che l’unico modo per uscire dalla crisi è somministrare al malato una cura energica, ma sopportabile. E la ricetta più sopportabile è fatta di sacrifici (e dunque tasse), ma soprattutto di sviluppo. Ma il vero dubbio è che a Milano finora ci si sia accontentati di una sola parte della ricetta. Quella più amara, fatta solo di tasse e aumenti di tariffe.

A partire da quella del tram. E per quanto riguarda le tasse, prima c’è stata quella sulla casa (portata per la seconda all’aliquota massima dalla giunta Pisapia), arriverà il rincaro di quella sull’immondizia e ultimamente è toccato alla Cosap.

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