Il Teatro della Gioventù cresce oltre il dialetto

Non solo spettacoli in dialetto, ma anche performance di artisti internazionali, musica dal vivo e operetta. Queste le novità principali del calendario 2009-2010 del Teatro della Gioventù che, per festeggiare il quinto compleanno, promette un carnet ricco di proposte. Intanto il teatro, proprietà della Regione dal 2004, rilancia con nuove sfide, al di là del «dialettale». La sala di via Cesarea è una realtà consolidata e amatissima dal pubblico. Il merito? Le scelte artistiche, a giudizio dell'amministratore Giunio Lavizzari Cuneo: «Cerchiamo di proporre il meglio - spiega - ma vogliamo dare spazio anche a chi normalmente non ne ha pur avendo grande dignità artistica». Per questo si è scelto inserire in calendario spettacoli di compagnie emergenti e di fare posto alla musica, da quella elettronica a quella del cantautore genovese Franco Boggero. «Il Teatro della Gioventù è stata una scommessa - dichiara l'assessore regionale alla Cultura, Fabio Morchio - In una realtà che ha sempre valorizzato poco i dialetti, questo progetto, insieme al centro culturale dialettale di via Dante, è una realtà importante». Ma non è tutto: la sala Govi infatti, nei mesi di luglio e agosto, si trasforma in un centro ricreativo per anziani, che al pomeriggio offre spettacoli gratuiti.
Gli appuntamenti sono numerosi a partire dal giorno 17 quando alle 21, sala Govi, andrà in scena lo spettacolo di danza indiana Natya Ratna, in occasione della festività indù del Divali. Il dialettale torna a febbraio, con «L'ustaria da Funtanassa», della compagnia teatrale Babilonia, vincitrice del Premio Jacopo Varaldo come miglior testo inedito in lingua sanremasca. Tra le proposte anche il veglione di Capodanno: durante la serata andrà in scena «Operetta mon amour».

La speranza è di «bissare» il successo dello scorso anno (l'8 per cento in più di spettatori). «Siamo l'unico teatro in Liguria - conclude Lavizzari Cuneo - che pur senza contributi pubblici riesce a chiudere in attivo».

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