Termini: poliziotta muore schiacciata da un carrello

La donna, 30 anni, era in servizio alle volanti di Bologna. Tornava a casa dai familiari. È stata travolta da un muletto in manovra

Termini: poliziotta  muore schiacciata da un carrello

Alessia Marani

Muore investita da un carrello in manovra alla stazione Termini. Una tragedia incredibile avvenuta ieri mattina alle 11.15 sulla banchina numero «6» dello snodo ferroviario di Roma centro. Vittima una poliziotta di 30 anni, Maria Rosaria Di Bartolomeo, residente a Cassino ma dal 2003 in servizio alla squadra volanti di Bologna. La ragazza aveva appena smontato il turno della notte, quello che va dalla mezzanotte alle sette del mattino. Invece, di tornare nel proprio alloggio in questura, però è salita sull’Eurostar delle 8,22 partito alle 6,30 da Venezia e diretto nella capitale. «Era contenta - ha spiegato la sorella maggiore ai colleghi della Polizia Ferroviaria, i primi a tentare di soccorrere la giovane rimasta incastrata sotto il muletto di una delle ditte di pulizie - avrebbe trascorso il giorno dell’Immacolata con la famiglia e il fidanzato approfittando del turno “smontante” e quello di “riposo”. Siamo distrutti». Maria Rosaria, che a breve si sarebbe dovuta sposare, scende dall’Eurostar intorno alle 11.15. Si deve sbrigare per non perdere la coincidenza con il treno per Cassino, in stazione ogni ora. Sulla banchina numero «7» c’è parecchia gente. Probabilmente, per non perdere tempo «svicola» sul lato opposto, quello della banchina «6». Uno spostamento improvviso di cui non deve essersi accorto (come lui stesso riferirà poi interrogato dagli inquirenti) l’operaio di 18 anni della ditta «Selfer» alla guida del muletto azzurro con piccolo retrotraino per caricare le immondizie. Tanto che la centra in pieno, travolgendola e scaraventandola sui binari. Il mezzo perde il controllo e precipita anch’esso sulla massicciata schiacciando la poveretta. Illeso il conducente, Maria Rosaria viene subito soccorsa, estratta dalle lamiere e trasportata d’urgenza al Policlinico Umberto I. Ha un trauma cranico e una compressione toracica da schiacciamento. Morirà poco dopo. Al suo capezzale, prelevati da casa e accompagnati in ospedale dalla polizia sono arrivati a Roma i familiari, il padre 67enne pensionato, la madre, i due fratelli più grandi e la sorella. Sulla dinamica dell’incidente indaga la magistratura.

Bisognerà chiarire se la società delle pulizie abbia operato rispettando tutte le normative sulla sicurezza e verificare se il diciottenne (indagato per omicidio colposo) fosse idoneo a condurre il mezzo. Il carrello elettrico è stato sequestrato. Da accertare il funzionamento dei freni.

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