Timoshenko in manette: abusi negli accordi sul gas Tafferugli in tribunale

La Timoshenko è accusata di abuso d’ufficio e di avere provocato perdite allo Stato per centinaia di milioni di dollari a seguito dell’accordo con la Russia, principale fornitore di energia del Paese, siglato quando era primo ministro, senza avere ottenuto l’approvazione del governo

Timoshenko in manette: 
abusi negli accordi sul gas
 
Tafferugli in tribunale

Kiev - Nuovi guai per Yulia Tymoshenko: un tribunale ucraino ha ordinato l’arresto dell’ex primo ministro e leader dell’opposizione, su richiesta dei magistrati che stanno indagando sul suo ruolo nella firma degli accordi per la fornitura di gas dalla Russia nel 2009. La Timoshenko è accusata di abuso d’ufficio e di avere provocato perdite allo Stato per centinaia di milioni di dollari a seguito dell’accordo con la Russia, principale fornitore di energia del Paese, siglato quando era primo ministro, senza avere ottenuto l’approvazione del governo. Secondo Liliya Frolova, il magistrato che indaga sulla vicenda e che ha formulato la richiesta di arresto, il comportamento della Timoshenko, nella sua veste di leader politico, metteva a rischio il funzionamento della Corte. Un’analoga richiesta di arresto era stata respinta la scorsa settimana dal Tribunale di Kiev.

Grida in tribunale: "Vergogna" L’arresto della Tymoshenko è sfociato in caos nel tribunale Pechersky di Kiev dove è sotto processo, e anche in scontri fisici tra parlamentari del suo partito, Byut, e agenti della polizia.

L’ex eroina della rivoluzione filo-occidentale del 2004 - riferisce Ria Novosti - è stata portata via senza manette, come da lei richiesto, tra le grida di sostenitori e deputati dell’opposizione, "Vergogna! Fascisti!", sotto gli occhi di decine di giornalisti, che si sono messi a fotografare e fare video con i telefonini, dato il divieto di accesso a fotografi e cameramen. I deputati-colleghi hanno poi cercato di bloccare il cellulare della polizia su cui è stata fatta salire Tymoshenko, ma un cordone di un centinaio di agenti ha permesso il passaggio del veicolo, diretto alla prigione.

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