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Tocca a De Sica convincere gli italiani ad andare piano

RomaSono comici dalla battuta facile ma anche loro dicono: «Quando guido non scherzo».
Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, affida al volto accattivante del supercampione del botteghino, Christian De Sica, il duro compito di convincere gli automobilisti a fare più attenzione quando guidano. De Sica con il figlio Brando sono tra i protagonisti della Campagna per la sicurezza stradale «Sulla buona strada» messa a punto dal governo che tra poco invaderà radio e tv.
L’ambizioso obiettivo di Matteoli è quello di ridurre del 40 per cento gli incidenti stradali entro il 2010. «Dal 2001 il numero di incidenti stradali è costantemente diminuito -dice il minIstro- Ma fino a che ci sarà anche un solo incidente il governo sarà impegnato sul fronte della sicurezza».
Ancora troppo alto il numero delle vittime. In Italia nel 2008 gli incidenti sono stati 218.963, hanno causato 4.731 morti e 310.739 feriti per un costo sociale di circa 30 miliardi di euro, ovvero il 2 per cento del prodotto interno lordo. Oltretutto gli infortuni in auto sono la prima causa di morte nella fascia d’età fino a 40 anni e la prima causa di morte traumatica in assoluto. Circa 56 pedoni ogni giorno sono coinvolti in sinistri riportando ferite più o meno gravi e due pedoni al giorno perdono la vita.
Ma perchè tanti incidenti? Le cause accertate o presunte mostrano come il 93 per cento sia imputabile al comportamento scorretto del conducente nella circolazione.
«Si chiama sempre in causa l’alta velocità -ma in realtà è solo uno dei problemi, i maggiori rischi infatti non si corrono in autostrada ma in città -spiega Matteoli- É fondamentale anche una corretta preparazione alla guida. Per questo abbiamo chiesto la collaborazione del ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, per sensibilizzare le scuole ad affrontare anche l’educazione stradale con i ragazzi».
Ma quali sono i comportamenti più a rischio adottati con incoscienza dagli automobilisti? Fra tutti il primo è quelle dell’uso del cellulare che distrae. Poi il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per i bimbi. Infine l’alta velocità ed ovviamente l’uso e l’abuso di alcol e stupefacenti prima di mettersi alla guida.
Oltre alla campagna sulla sicurezza il governo metterà in campo prima dell’estate anche la riforma del codice stradale. «Dopo alcune piccole modifiche subite alla Camera il provvedimento sulla sicurezza stradale è tornato a Palazzo Madama -dice Matteoli-I tempi parlamentari sono sempre un’incognita ma il governo ritiene che si riuscirà a dare il via libera definitivo prima dell’estate e del consueto esodo».
In aumento anche i controlli su strada.

Se nel 2007 gli automobilisti sottoposti all’etilometro erano stati quasi ottocentomila nel 2009 sono saliti ad oltre un milione e mezzo.

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