Toghe che picchiano le donne

Botte da orbi e un pm di Lanciano (Chieti) e un giudice di Lecco finiscono a processo disciplinare davanti al Csm con l’accusa di aver fisicamente aggredito e maltrattato le proprie donne, danneggiando così la loro immagine di magistrati. Si tratta di due vicende distinte, ma che per una coincidenza temporale la sezione disciplinare di Palazzo dei Marescialli esaminerà a giugno, a pochi giorni di distanza l’una dall’altra. Il sostituto procuratore di Lanciano Ruggiero Di Cuonzo è accusato di aver picchiato, nel gennaio 2010, la sua ex amante, procurandole traumi e contusioni, che per questo è stato anche indagato dalla procura di Campobasso per lesioni volontarie. Il giudice del tribunale di Lecco, Gian Marco Fausto De Vincenzi, invece, dovrà difendersi dall’accusa di aver aggredito la moglie picchiandola «ripetutamente» sbattendola «a terra e contro il muro».

Le avrebbe anche impedito di recarsi al pronto soccorso, «sottraendole e distruggendo le chiavi della sua macchina e costringendola a sedere accanto a lui sul letto per tutta la notte, mentre le teneva i polsi». La giustizia violenta.

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