da Napoli
Arrivano i carabinieri dei Nas nelle corsie degli ospedali napoletani e trovano i topi ad accoglierli. Per nulla intimoriti dal blitz che stava avvenendo al Cotugno, al Monaldi e all'Ascalesi, due ratti si sono messi a scorrazzare, la mattina di martedì, tra le camere e la medicheria del reparto di Ematologia del Vecchio Policlinico, poi chiuso dai responsabili per poter procedere alla derattizzazione.
Tre pazienti, su disposizione della direzione sanitaria, sono stati trasferiti in un altro reparto, mentre un quarto degente è stato dimesso. Nel reparto di ematologia, nonostante l'abitudine al ratto di corsia, si è scatenato lo stesso il panico. Qualcuno è saltato sulle sedie, qualcun altro se l'è squagliata in un'altra zona dellospedale.
Proprio sfortunato questo reparto: si pensi che proprio il giorno in cui i due topi se ne andavano in giro tra le camere, ematologia era stata riaperta dopo la chiusura dovuta ad un episodio analogo, avvenuto dopo Capodanno.
Il direttore generale Luigi Muto ha una spiegazione su questo gravissimo episodio. «Sono questi i rischi cui si va incontro quando si deve governare una struttura vetusta, circondata dalle abitazioni del congestionato centro storico della città».
Anzi, Muto per questa vicenda, che ha fatto perdere altri «punti» alla sanità campana, ha già trovato il colpevole: i cumuli di rifiuti che deliziosamente adornano Napoli. «Restano per ore accantonati proprio davanti al nostro ingresso, un habitat perfetto per ratti e insetti di ogni tipo. Il tutto in un centro storico dove le fogne, la vicinanza con i condomini delle palazzine abitate e le case abbandonate rendono la distinzione fra Policlinico e la vita del quartiere quasi inesistente».
Addirittura tranquillizzante appare il direttore sanitario del Vecchio Policlinico di Napoli, Aldo Capasso: «Non si tratta di topi di fogna». Poi offre una verità diversa da quella del dottor Muto. «Vengono dall'esterno, perché nelle palazzine attorno al Policlinico stanno effettuando lavori edilizi». Infine, sulle continue derattizzazioni al Policlinico, Capasso ha detto: «Gli interventi di derattizzazione erano stati fatti a fine dicembre e l'ultimo risale al 7 gennaio, secondo una pratica periodica che non ha nulla di straordinario». Il rettore della Seconda Università di Napoli, Francesco Rossi, appare addirittura soddisfatto perché i due topolini sono stati scoperti dagli stessi dipendenti del Policlinico e non dai carabinieri.
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