(...) (30 centimetri di spessore). E le strade principali transitabili a fatica, nonostante 350 operatori dell'Amiu impegnati nella pulizia della neve. Con gli autobus impossibilitati a raggiungere le zone collinari, di fatto tagliate fuori dal centro città. Con 400 tir bloccati in porto dall'ordinanza del prefetto, revocata in un primo momento, ma poi estesa fino a metà pomeriggio per l'aggravarsi delle precipitazioni nevose. E una decina di camion che erano partiti dal porto, bloccati sull'elicoidale di Sampierdarena. Con l'aeroporto Cristoforo Colombo chiuso nella notte di giovedì fino a ieri pomeriggio. E i voli dirottati a Milano e Torino. Con metà dei treni soppressi (potevano forse mancare?) in tutta la Regione. E con 1500 persone rimaste a lungo senz'acqua in viale Bernabò Brea a Sturla.
E non è andata molto meglio nel resto della Liguria flagellata dalla bufera. Neve abbondante a Savona per tutta la mattinata, imbiancato l'entroterra d'Imperia e San Remo, con nevicate copiose sulla statale 20 del Colle di Tenda. A Spezia, circolazione bloccata nella zona a monte, mentre nel resto della città la neve si è presto trasformata in pioggia. Trenta centimetri di neve sono caduti sul terreno di gioco dello stadio Luigi Ferraris, dove domani dovrebbe disputarsi la partita Genoa - Padova. L'eccezionalità della perturbazione ha convinto il prefetto Giuseppe Romano a prorogare di un altro giorno la chiusura delle scuole nella Provincia di Genova. Così è stato deciso nel corso della riunione convocata alle 16 in prefettura insieme al centro operativo di viabilità permanente. Ma per l'assessore alla Protezione Civile Arcangelo Merella , considerando l'evento eccezionale «in città la situazione è stata complessivamente buona». Soprattutto grazie ai genovesi che - ammette lo stesso Merella - «hanno rispettato l'invito a non usare i mezzi privati». Quelli pubblici, invece, chi abita in collina li avrebbe usati volentieri. Vana speranza. Servizio interrotto a Colle degli Ometti e ad Apparizione, in Val Bisagno (da Struppa a Prato), in Val Polcevera a Bolzaneto, Pontedecimo, Rivarolo. Difficoltà anche a Coronata, Righi e Castelletto Alta. Irragiungibili Cep e Begato. Gli altri autobus della Amt (500, tutti muniti di catene) hanno circolato con regolarità, anche se con tempi molto dilatati. Metropolitana fuori uso tra Brin e Di Negro per un'ora circa. Fermo anche il trenino a cremagliera che collega Principe e via Bari. Mentre la stazione della metropolitana di De Ferrari è rimasta aperta per ospitare i senza tetto, che sono stati assistiti dai volontari della comunità di Sant'Egidio. Fortunatamente sono sempre stati garantiti i collegamenti con gli ospedali. Alla fine su 800 chilometri di strade cittadine Aster e Amiu hanno sparso 1600 tonnellate di sale con l'impiego complessivo di 22 spargisale, 23 mezzi per lo sgombero della neve e sette autobotti. Il comandante della Polizia municipale Gianfranco Del Ponte, durante il vertice dell'unità di crisi negli uffici del Matitone, ha speso parole di gratitudine per «tutti gli operatori che hanno lavorato indefessamente in strada per 40 ore». Ricordando che «mai in trent'anni si era registrata una continuità di precipitazioni nevose in questi termini». Lavoro straordinario ieri anche per i trenta volontari della Protezione civile di Genova. Che hanno soccorso quattro dializzati sulle alture del Righi, dove le ambulanze non riuscivano ad arrivare, trasportandoli poi all'ospedale Galliera e a quello di Sampierdarena. Ma il gelo e la neve hanno creato altre difficoltà nella frazione di Sant'Antonino (sopra Staglieno), dove nella notte di giovedì 100 genovesi sono rimasti senz'acqua. Non è andata meglio a 1500 abitanti di viale Bernabò Brea (a Sturla) senza rifornimento idrico per buona parte della giornata, a causa della rottura dei tubi per il ghiaccio. Gli unici ieri a mostrare un sorriso a 32 denti erano i tassisti, che hanno fatto affari d'oro, avendo ottenuto la liberalizzazione degli orari per tutto il giorno. Felice anche l'assessore alla Riqualificazione urbana Valter Seggi.
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