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Totti brilla Gilardino no

Totti brilla Gilardino no

nostro inviato a Palermo

ITALIA
PERUZZI sv. Un solo spavento nel primo tempo, punizione di Acimovic, un secondo in apertura di ripresa: il gol di Rodic, di testa, è viziato da un fuorigioco doc. Se ne sta a guardare.
ZAMBROTTA 6. A destra s’improvvisa, si vede che non è il suo lato preferito, deve fare l’occhio e trovare i tempi per discese ridotte in modo cospicuo. Dopo un’ora torna sul lato preferito.
NESTA 6,5. La compagnia non sembra molto ispirata e allora deve tenere gli occhi spalancati per evitare che dall’eccesso di assedio possa sortire fuori qualche contropiede velenoso.
CANNAVARO 6. Non è solo una questione di nervi tesi e di qualche burrascoso precedente. C’è dell’altro e la riprova arriva da una serie di interventi fuori tempo e poco efficaci che aprono crepe difensive.
GROSSO 6,5. Lo cercano in molti, a centrocampo, gli attaccanti azzurri reclamano i suoi cross rotondi per sfondare il muro sloveno. Lui non si nasconde mai. E si guarda anche le spalle.
CAMORANESI 6. Sgabbia male dallo spogliatoio: sbava un paio di pallette e apre qualche varco ai rivali. Cerca di rifarsi più avanti con qualche giocata di rilievo, un tacco, un cross vellutato.
PIRLO 6,5. La frenesia del centrocampo opposto gli toglie lo spazio e le opportunità per lanci smarcanti. Allora tenta l’impresa balistica con un paio di sassate. Dal 36’ st DE ROSSI sv.
GATTUSO 6,5. Uno dei più vivi e reattivi, uno dei più risoluti nel rifilare a Rodic qualche randellata. Se guadagna spazio in avanti, si guarda bene dal tentare il tiro: prende e distribuisce.
TOTTI 7. Finché brilla la sua luce, il calcio dell’Italia può apparecchiare una serie di consistenti pericoli per la porta slovena. Appena accusa fatica, tutta l’Italia perde consistenza.
GILARDINO 5. Quel lancio al bacio di Totti, dopo 4 rintocchi, lo può lanciare in orbita e invece l’errore di mira (scontro col portiere sloveno) finisce per irrigidirlo. Così perde lo spunto e anche la strada del gol: annullato infatti un punto a gioco fermo. Dal 16’ st ZACCARDO 6,5. Il destino gli restituisce ciò che gli ha tolto. Entra, si adatta al ruolo, si spinge in avanti e di testa firma il gol della qualificazione. Da non credere.
TONI 5,5. Tutto lo stadio con gli occhi addosso. Cerca il gol che cancelli fischi e contestazione e invece i suoi piedi, destro e sinistro di solito chirurgico, lo tradiscono. Dal 43’ st VIERI sv.
CT LIPPI 7. Parte col tridente, poi lo corregge e invece di far scaldare Vieri o Del Piero, secondo le attese, disegna il 4-4-2 classico che garantisce una maggiore tenuta tattica.
Slovenia: B. Mavric 7,5, M. Mavric 5,5, Knavs 6, Cesar 6,5, Filekovic 6,5; Zlogar 5, Pokorn 5 (1’ st Cimirotic 5), Koren 6, Komac 6; Acimovic 5,5, Rodic 6 (42’ st Siljak sv). Ct Oblak 6.

Arbitro: Poulat (Francia) 6.

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