da Palma di Maiorca
«Quanto affermato da Sergio Marchionne sul confronto di Fiat con Toyota alla presentazione della Bravo non ci ha stupiti più di tanto»: così al Giornale Duncan McMath, responsabile prodotto delle automobili destinate all’Europa del colosso giapponese guidato da Katsuaki Watanabe.
«Per raggiungere i nostri standard qualitativi, in questo caso la Auris (una delle concorrenti di Bravo, ndr), non bastano gli investimenti nelle fabbriche, ma bisogna adottare sino in fondo i processi che noi applichiamo», ha aggiunto McMath, incontrato al vernissage della Yaris TS. Il manager conosce bene Luca De Meo, ad di Fiat Automobiles: insieme hanno creato proprio la Yaris e ricorda quanto sia difficile interrompere il ciclo produttivo non appena si manifesta un difetto. «È una filosofia che non si acquisisce in poco tempo e che noi applichiamo in ogni fabbrica», sottolinea il manager, lasciando intendere come gli europei non siano ancora pronti al 100%. Nessun commento, invece, ai paragoni fatti dai manager Fiat in tema di qualità sulle vetture più piccole, ma solo una precisazione: «A Kolin, nella Repubblica Ceca - osserva McMath - abbiamo chiaramente diviso i ruoli con il gruppo Peugeot-Citroën: a noi la responsabilità della produzione delle city-car Aygo, 107 e C1, ai francesi il compito del “purchase”, dove i transalpini non hanno rivali in Europa. È così che abbiamo raggiunto la qualità ottimale in questo tipo di vetture». Non commenta ulteriormente McMath il lancio della Bravo, in attesa della prova del mercato.
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