Tradizione, magia e divertimento Ecco le tre anime di Marrakech

Tradizione, magia e divertimento Ecco le tre anime di Marrakech

Marrakech la bella e l'imprevedibile. Marrakech la rosa, con le mura e gli edifici costruiti in mattoni di argilla che si incendiano al tramonto diffondendo una tonalità calda e morbida che, come una nuvola luminosa, si posa in ogni luogo. Marrakech che non vuole programmi, perché tutto già succede tra i vicoli della Medina e nel suo grande palco: piazza Jemaa el-Fna. Un concentrato di vita brulicante dove i venditori d'acqua con i loro vestiti rossi e i cappelli frangiati sbattono le tazze di ottone; i lettori di carte scrutano nel futuro altrui; gli incantatori di serpenti soffiano nell'oboe per tranquillizzare i cobra. Uomini, donne e bambini affollano vocianti gli innumerevoli chioschi con i tavolini e le sedie in ferro battuto, i turisti sorseggiano tè alla menta sulle terrazze mentre gli scooter strombazzano e i carretti trainati da uomini e animali procedono lenti e imperturbabili. Un'onda di vita che scema solo a tarda notte: immagine dello spirito della città o almeno di una delle sue diverse anime che hanno attratto stilisti, jet set, personaggi regali e politici da ogni dove. Con Yves Saint Laurent in testa che ha donato alla città il Jardin Majorelle, esperienza di colori e profumi.
Tra i vicoli gli artigiani del legno lavorano scalzi; sulle terrazze le stoffe dipinte di fresco ondeggiano leggere come vele colorate mosse dai refoli di vento della sera e il muezzin invita con la sua litania alla preghiera. Varcare la soglia di questo labirinto conduce ogni volta in un mondo sorprendente che ha del fantastico: negozi che sono vere gallerie di artigianato artistico come Miloud El Jouli che vende raffinatissimi mobili e oggetti d'arredo o le ceramiche etniche del Bazar El Nafa, grandi magazzini fitti di tappeti, erboristerie con rimedi per qualsiasi problema disseminate di puro olio di Argan, erbe e polveri colorate. E poi i riad affacciati su piccole corti zampillanti carichi di fascino intrigante come Dar Darma, nel cuore della Medina, dove lo stile marocchino accoglie il design moderno e, la sera, le terrazze ombreggiate invitano a sfuocare lo sguardo sui tetti della città. Si sperimenta la cucina marocchina in ristoranti eleganti come Le Salama, praticamante in piazza Jemaa El Fna (www.lesalama.com), e la raffinatezza architettonica della Madersa di Ali ben Youssef, l'antica scuola teologica, luogo maestoso e tranquillo, impreziosito da intagli intricati di cupole in legno di cedro, balconi con grate traforate come pizzi e mosaici brillanti.
Poi c'è la Marrakech da Mille e una Notte, quella del giardino incantato e delle favole che vivono nella realtà del passato e del presente. È La Mamounia, tra i più affascinanti hotel del mondo. Assolutamente regale nel portamento e nei minimi dettagli, intreccio tra architettura tradizionale marocchina e Art Decò, è «Una vera e propria favola moderna» come la definisce l'architetto e interior designer francese Jacques Garcia, che ne ha curato la ristrutturazione durata tre anni e conclusasi nel 2009. Oggi accoglie in 136 camere, 71 suite e tre riad che si affacciano sul grande parco dove uno staff di 40 giardinieri fa rivivere ogni giorno la scenografia delle antiche feste marocchine («nzaha» in arabo). Un parco che diventa imperdibile la sera, quando l'illuminazione, discreta e puntiforme, rende ogni angolo incantato. Al suo interno si trova anche un orto biologico dove il giovane direttore bar Emanuele Balestra sceglie le erbe per le sue creazioni come la Grande Dame a base di verbena e il daiquiri al timo di Giamaica. In totale sei bar dove lavorano sessanta persone. Un hotel «esperienza», anche gastronomica, con eccellenze come il ristorante L'Italien condotto dallo chef pluristellato Alfonso Iaccarino, quello francese con alla guida Jean Pierre Vigato, chef con due stelle Michelin, e Le Marocain dove Rachid Agouray propone una cucina tradizionale improntata alla semplicità con variazioni creative. E poi una spa pluripremiata, distillato di fascino e relax. Ma c'è anche un'altra anima di Marrakech: quella più mondana e sfrenata dei locali della Nouvelle Ville come il Comptoir: musica, cocktail e belle ragazze, o quella della Palmeraie che vive al Nikki Beach (lo stesso di Saint Tropez, Miami...): piscine, champagne a fiumi, musica e gioventù in cerca di puro divertimento. A ognuno la sua Marrakech.
EasyJet collega Malpensa direttamente a Marrakech con tariffe a partire da 23,49 euro (www.easyjet.

com/it); una notte a La Mamounia da 500 euro per una camera doppia, colazione e tasse escluse (www.mamounia.com); Dar Darma da 208 euro a notte per camera con colazione, tasse escluse (www.dardarma.com). Ulteriori info: www.visitmarocco.com, www.marrakech.travel.

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