Tram e autobus anche di notte: senz’auto nei luoghi della movida

«A MARGHERITA» Di giorno percorsi con minibus a chiamata per avvicinare la periferia al metrò

Mezzi pubblici non-stop. Già dalla prossima estate i giovani abbonati alla movida milanese potranno lasciare a casa l’auto e tornare a casa con l’autobus o il tram anche a notte fonda. Comune e Atm stanno disegnando una mappa della rete urbana notturna, che garantisca il servizio anche tra l’una e mezza e le sei - quando (mezz’ora più, mezz’ora meno) i mezzi di superficie sono in deposito - nelle zone più vicine ai locali. «Il progetto è a uno stadio molto avanzato, sarà pronto entro poche settimane - anticipa l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci -. Stiamo valutando come potenziare i servizi di trasporto notturno, tenuto conto delle esigenze specifiche di chi si sposta di notte: le linee verranno scelte sulla base della domanda effettiva, toccheranno le aree più frequentate della città». Da un anno Atm e Comune hanno già lanciato i bus by night fuori dalle discoteche (in 20mila lo hanno provato) e allungato di un’ora l’orario della metropolitana, il sabato sera: «I numeri sono già soddisfacenti, ma non basta e durante la settimana la domanda non giustificherebbe l’apertura non stop delle stazioni», precisa Croci. Ecco perchè, quindi, si lavora «sul potenziamento delle linee di superficie, perchè in alcune zone frequentate dai giovani la sera tardi non può passare una corsa ogni venti minuti, e i mezzi anzi servono tutta la notte». Si guarda a corso Sempione e all’Arco della Pace, dove passa la 29, che fa tappa anche in piazza 5 Giornate (vicino ai locali di Montenero, e di lì passano anche la 73 e la 60) e i Navigli. Poi corso Como (la linea 92 e la 2 fermano in Ponte Seveso-Tonale) e ovviamente, movida estiva si traduce con Idroscalo.
Una richiesta, quella di garantire mezzi «tutta la notte, «a partire dalle linee 29/30 e 90/91» avanzata ieri anche dal Pd all’assessore Croci, a cui i consiglieri hanno consegnato una lista di 15 proposte per migliorare la mobilità in città. Diventeranno una mozione quadro che verrà presentata presto in consiglio comunale: tra i punti, ha spiegato il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino, «la tessera Atm “ricaricabile“, una spinta alla tariffazione integrata, piste ciclabili e corsie preferenziali subito, più aree pedonali in centro». Sull’ultimo punto, Croci fa presente i tavoli aperti con le università per creare nuove isole o itinerari a piedi, e in centro i piani più avanzati sono quelli di Sant’Ambrogio (accanto alla Cattolica) e della Statale.


Sta per «fiorire», è il caso di dirlo, anche il progetto di minibus ecologici che faranno percorsi che Croci ha definito «a margherita»: in pratica, un sistema di bus a chiamata che copra il territorio a spicchi e permetta ai residenti dei quartieri periferici meno serviti di avvicinarsi alle fermate principali del metrò. Ma verrà sperimentato anche per luoghi a forte attrazione di traffico, come lo stadio e gli ospedali.

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