La Fondazione Mps prosegue i contatti con le banche creditrici per la rinegoziazione del debito composto per 524 milioni da esposizione bancaria e per circa 350 milioni da titoli «Fresh». Oggi la deputazione amministratrice, presieduta da Gabriello Mancini, affronterà il tema, ma non sono attese decisioni finali sulla cessione della quota fino al 15% di Mps. Ieri il fondo Equinox, guidato da Salvatore Mancuso, ha ribadito il proprio interesse. Analogamente anche Clessidra è sempre intenzionato a rilevare fino al 5%, ma nessuna offerta è stata ancora formalizzata. La Fondazione, inoltre, starebbe anche proseguendo i contatti con alcuni clienti «private» di Rocca Salimbeni (alcuni nel portafoglio di Antonveneta) per cedere un pacchetto fino all8 per cento del capitale che, ai prezzi correnti, varrebbe circa 325 milioni. In ogni caso, sul dossier lente è assistito da Rothschild per valutare le opzioni possibili.
Sul fronte dei creditori le dodici banche che hanno concesso un finanziamento da 600 milioni (ora ridotti a 524) sono rimaste finora piuttosto fredde di fronte alla richiesta presentata dalla Fondazione di far slittare di due mesi lo «standstill» sul debito che scade a metà marzo. Lultima risposta spetterà ai creditori tra i quali Intesa, Unicredit e Mediobanca.
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