da Milano
Sono oltre 6 milioni - secondo stime sindacali - i lavoratori che nel 2005 saranno interessati al rinnovo contrattuale. Dopo l'accordo raggiunto venerdì sera per gli statali, restano ancora aperte difficili vertenze come quelle dei metalmeccanici e degli alimentaristi. Va precisato, tuttavia, che quella sul pubblico impiego è un'intesa cornice sulla base della quale ora dovranno aprirsi all'Aran (l'agenzia che tratta con i sindacati per conto del governo) i negoziati per i singoli comparti. Ma definito ormai l'incremento economico medio, la strada dovrebbe essere spianata per arrivare, pur con estremo ritardo, alla chiusura della stagione contrattuale. Anche se nelle precedenti tornate i tempi sono stati tutt'altro che veloci.
Particolarmente aspro è il confronto che oppone i sindacati delle tute blu alla Federmeccanica. I metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil hanno dato il via al primo pacchetto di scioperi a sostegno della vertenza (10 ore nel complesso), annunciando per il 10 giugno lo stop a livello nazionale. Le posizioni tra le parti sono lontanissime: 130 euro la richiesta dei sindacati, 59,58 euro la proposta delle imprese di Federmeccanica.
Complesso è anche il negoziato per i 560 mila lavoratori alimentaristi. A fronte di una richiesta di 106 euro, la controparte offre 53 euro. Scaduto l'accordo ponte, le trattative dovranno riprendere anche per 1.500 dipendenti artigiani di tutti i settori. E tra luglio e dicembre i sindacati presenteranno le piattaforme per il rinnovo del contratto dei 600 mila chimici, 700 mila tessili, 1.200.000 edili e un milione di agricoli.
Trattative per sei milioni di lavoratori
Confronto aspro per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici
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