Tribunale, «sepolte» 300mila denunce

Un «cimitero» delle denunce. All’ufficio ricezione atti della Procura, nel giro di due anni, si sono accumulati oltre 300mila fascicoli per reati contro ignoti. Querele che si fermeranno sulla soglia del Re.Ge., il sistema informativo di gestione dei registri penali. Trecentomila. «Una stima per difetto», precisano a Palazzo.
Il problema è la cronica carenza di personale. Un fenomeno che è peggiorato nel tempo. Dei 414 lavoratori che - in teoria - formano l’organico degli uffici giudiziari, soltanto 280 sono effettivamente in servizio. Gli altri hanno lasciato gli uffici da tempo, senza che dal ministero arrivasse l’autorizzazione a sostituirli. Non solo. Ai 280 rimasti, infatti, ne vanno sottratti altri 12 che entro i primi di agosto - tra pensionamenti e trasferimenti ad altra sede - ridurranno ulteriormente il già esiguo «esercito» di lavoratori.

A giugno, la Procura ha inviato al Guardasigilli una lettera in cui si chiedono fondi per affrontare l’emergenza. Ma da Roma non è ancora arrivata una risposta. E, ogni, giorno, 500 nuove denunce si aggiungono alle migliaia già accumulate.

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