Troppo poveri: vendono il figlio su Ebay

Jayden, un bebè di quattro mesi, in piena salute e apparentemente ben curato che ora vive in Olanda nella casa dei genitori che lo hanno "comperato" con un annuncio su internet. Lo scambio del bambino è poi avvenuto pochi giorni dopo nel parcheggio dell’ospedale, dietro ricompensa

Troppo poveri: vendono 
il figlio su Ebay

Bruxelles - Troppa crisi. Troppo vuoto il portafogli per potersi permettere un lusso. Un lusso in carne e ossa. Una piccola vita. E allora meglio venderlo. Su Ebay, perché no? Deve avere pensato così una coppia belga. All'altro emisfero della transazione, una coppia complementare. In mezzo, Jayden, un bebè di quattro mesi, in piena salute e apparentemente ben curato che ora vive in Olanda nella casa dei genitori che lo hanno "comperato" con un annuncio su internet. Un piano quasi perfetto che dal 3 luglio, quando il piccolo è nato a Gand, nel nord del Belgio, non aveva insospettito nessuno: Jankje Tamara e Gideon Stegeman, secondo quanto scrive il quotidiano belga "Het Laatste nieuws", avevano annunciato alla famiglia, agli amici e ai vicini, l’adozione legale in Belgio del piccolo Jayden.

Tracce della transazione La "transazione" ha però lasciato tracce su internet e a scoprirle è stato un giornalista olandese che ha subito denunciato il fatto. La notizia sta creando forte emozione in Belgio, dove è ancora vivo il ricordo della donna che quattro anni fa, dopo aver messo l’utero in affitto, ha tentato di vendere il bambino appena nato su internet, per ottenere un prezzo più elevato di quello concordato con il padre biologico.

Scambio nel parcheggio dell'ospedale Nel caso del piccolo Jayden tutto è avvenuto con il pieno accordo delle due coppie al punto che, in attesa della conclusioni delle indagini in corso, le autorità belghe e olandesi hanno deciso di lasciarlo per il momento ai coniugi olandesi.

Il tribunale di Gand sta indagando sul modo in cui la madre biologica è riuscita a farsi ammettere alle urgenze dell’ospedale, dove poco dopo ha partorito, facendosi passare per la futura madre adottiva. Secondo la coppia olandese ci sarebbe stata la complicità di un medico. Lo scambio del bambino è poi avvenuto pochi giorni dopo nel parcheggio dell’ospedale, dietro ricompensa.

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