Truman Capote, una vita nel segno dell’infelicità

Infamous racconta la china fatale dell’esaltazione prima, della dannazione poi, che colpì lo scrittore Trumane Capote dopo il successo di A sangue freddo. Diretto da Douglas McGrath e interpretato da un mirabile Toby Jones nella parte dello scrittore, da un convincente Daniele Craig nel ruolo del pluriomicida Perry Smith e da una sobria Sandra Bullock in quello di Nelle Harper Lee, Infamous è la rappresentazione della discesa agli inferi di uno scrittore mondano che dai quartieri alti di New York si trasferisce in Alabama per raccontare il massacro di una famiglia di agricoltori e la psicologia dei loro massacratori. Ne uscirà un libro devastante, ma a salire sul patibolo non saranno solo i due assassini: in Perry Smith, infatti, Capote rivedrà sé stesso, una madre suicida, un padre tirannico, un’infanzia e una giovinezza da artista incompreso, il desiderio di essere famoso...

Ricostruito alla perfezione nei dettagli d’epoca, nei tic e nelle manie, Infamous riporta sulla scena lo stile di Capote, la camminata ancheggiante e però regale, il miagolio di una voce che graffiava, l’eccentricità degli abiti e degli atteggiamenti.

INFAMOUS (Usa, 2006) di Douglas McGrath, con Toby Jones, Sandra Bullock. 98 minuti

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