Turismo giovanile, l’allarme delle associazioni

Giuseppe Taccini

Un solo ostello della gioventù, per giunta a rischio smantellamento. Una sola struttura nella città eterna da tutto il mondo invidiata e ammirata per il suo immenso patrimonio artistico e culturale. A lanciare l’allarme è l’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù che, in occasione del sessantesimo anniversario della sua fondazione, festeggiato in Campidoglio, ha colto lo spunto per fare un appello al Campidoglio.
I numeri, confermati da un recente studio di Confturismo, dicono che la città Caput Mundi non riesce ad attrarre turismo giovanile, come invece accade per le altre grandi capitali europee (Madrid, Barcellona, Parigi, Londra, Amsterdam, Dublino, Copenhagen). D’altronde con una sola struttura in essere, quella del Foro Italico, per di più superata come concezione di accoglienza essendo ancora suddivisa in ampie camerate da oltre venti posti, è difficile attendersi risultati diversi.
«Siamo decisamente preoccupati. La sede del Foro Italico, che raccoglie circa centomila presenze l’anno, è totalmente superata e fornita anche di pochi servizi - ammette il presidente dell’Aig, Vanni Cecchinelli -. Tra l’altro, essendo l’area soggetta a particolari vincoli architettonici, è difficile fare opere di manutenzione». Come dire, ci si deve accontentare di quello che si ha. Di una sede che, oltretutto, non si trova in condizioni ottimali. Ma non è tutto. «I beni nei pressi dello Stadio Olimpico sono stati assegnati al Coni e quindi entro tre anni potrebbe essere modificata la destinazione dell’ostello», spiega Cecchinelli. Si profila, quindi, il rischio che Roma sia l’unica capitale al mondo senza la presenza di un centro ricettivo economico.
Da qui nasce la proposta dell’associazione che riunisce i 110 ostelli italiani: costruire a Roma il «Palagiovani», un luogo di aggregazione e incontro tra i ragazzi romani e i coetanei provenienti da tutto il resto del mondo, ma anche di formazione professionale. L’idea che hanno annunciato i responsabili dell’Aig è quella di realizzare una struttura dotata di tutti i comfort, pur essendo a basso costo: cinquecento posti-letto suddivisi in camere da cinque posti cadauna; hall; cucina con cibi tipici locali; sale per letture e giochi; postazioni Internet; spazi didattici; giardini; auditorium; impianti sportivi polivalenti; addirittura un centro anziani in modo da permettere incontri tra generazioni diverse.
Per di più, l’intenzione dell’Aig sarebbe quella di abbellire gli ambienti con splendide decorazioni raffiguranti le bellezze di Roma.

«La città deve diventare un faro del turismo giovanile e la presenza di un unico ostello tradizionale non basta - conclude il presidente dell’Associazione Alberghi per la Gioventù -. Il problema va dunque affrontato, al più presto». L’augurio dell’associazione è che il Campidoglio non faccia orecchie da mercante.

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