Tursi inventa la ricetta contro il degrado: «I genovesi devono diventare contadini»

Riqualificare le zone degradate di Genova puntando sugli orti urbani, appezzamenti di terreno, fra 50 e 100 metri quadrati, assegnati alla cura dei cittadini che ne facciano richiesta. Un'operazione che non solo mira a riscoprire le tradizioni e i prodotti locali, ma anche a mettere in moto un grande processo di socializzazione. È questo, in sintesi, il fulcro dell'iniziativa del Comune di Genova in sinergia con i Municipi, presentata al Museo del Mare, e che sposa in toto il progetto nazionale «Orti Urbani: l'arte del coltivare dentro le città», approvato dall'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), e da Coldiretti e Italia Nostra.
«Non si sta portando avanti una novità - ha spiegato l'assessore alle Relazioni con i Municipi, Pasquale Ottonello - ma l'adesione del Comune di Genova al progetto nazionale significa inserire la questione in maniera dinamica anche nel PUC. Già negli anni scorsi, infatti, abbiamo pungolato i Municipi (in sala a rappresentarli c'erano solo i presidenti Crivello e Gianelli, ndr) affinché portassero avanti un piano di salvaguardia dell'ambiente, passando proprio per l'assegnazione di orti urbani».
La dimostrazione che questo genere di tematiche sia di casa a Genova, lo dimostra anche l'operato del Municipio Valpolcevera, presieduto da Giovanni Crivello. «In questi ultimi anni abbiamo messo al bando più di 100 orti urbani - ha raccontato il presidente - ciò porta a migliorare la qualità della vita e lo sviluppo economico. Molti disoccupati ci chiedono la possibilità di adottare una porzione di terreno. Inoltre il 7 febbraio verrà inaugurato il Centro di Educazione Ambientale».
Genova, così, rafforza la volontà di proseguire in questa direzione, seguendo appunto una spessa linea verde tracciata dal progetto nazionale, a cui hanno aderito altri importanti capoluoghi italiani come Torino e Roma. «Genova, fattivamente, è stata fra le prime città d'Italia a recepire l'importanza degli orti urbani - ha sottolineato Evaristo Petrocchi, promotore nazionale di Italia Nostra, progetto “Orti Urbani” - ora, sposando questo progetto nazionale, ribadisce le sue scelte».
Il sindaco Marta Vincenzi ha rievocato l'alluvione, lanciando una frecciatina ai contadini genovesi, soprattutto a quelli in collina.

«Dopo i tragici giorni dell'alluvione abbiamo verificato che una delle concause che sposta verso valle oggetti impropri - ha concluso il primo cittadino - è proprio il mantenimento errato dei campi. Bisogna far capire a molti privati come si debba tenere un terreno in modo idoneo. Puntare sugli orti urbani vuol dire anche sensibilizzare le persone».

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