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Ue, la candidatura di D'Alema divide il governo Frattini insiste: "Sostegno d'interesse nazionale"

Ieri un secco "no" del ministro Brunetta: "Non sono d'accordo. Non è socialdemocratico, ma postcomunista". Ma il titolare della Farnesina lo frena: "Opinioni personali. Il sostegno a D'Alema è nell’interesse del Paese"

Ue, la candidatura di D'Alema divide il governo 
Frattini insiste: "Sostegno d'interesse nazionale"

Roma - Il sostengo alla candidatura di Massimo D’Alema a Mr Pesc "è nell’interesse nazionale" dell’Italia. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, torna a difendere e a sostenedre la candidatura in Europa dell'esponente democratico arginando così le opinioni del ministro Renato Brunetta che, secondo il titolare della Farnesina, sarebbero "personali".

Il sostegno a D'Alema "L’unità del governo è espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri e non ci sono dubbi che c’è", ha detto Frattini rispondendo ai giornalisti che, a Bruxelles, gli chiedevano se esiste ancora un’unità del governo sulla candidatura di D’Alema. Ad una domanda su quanto detto ieri dal ministro Brunetta, contrario a questa candidatura, Frattini ha risposto: "Opinioni del ministro Brunetta: ci sono opinioni personali che sono tutte rispettabili. L’interesse nazionale del Paese è però di sostenere D’Alema".

Il "no" di Brunetta Ieri Brunetta si è detto contrario alla candidatura: "Comprendo le ragioni per cui il governo italiano sostiene la candidatura di italiani ai vertici delle istituzioni europee, ma sono contrario alla candidatura di D’Alema". Il ministro Brunetta, intervenendo poi alla trasmissione radiofonica Il Brunetta della domenica su Rtl 102,5, ha spiegato che la sua contrarietà alla candidatura "non è per ragioni personali, ma penso che un ministro degli esteri europeo debba avere altre caratteristiche che non sono quelle che il pur competente D’Alema ha. Però ovviamente l’Italia ha tutto l’interesse ad avere un italiano in una posizione preminente a livello europeo.

Ma i comunisti e i post-comunisti non sono ancora diventati socialdemocratici e finchè non diventeranno socialdemocratici non possono rappresentare il futuro dell’Europa".

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