Gli under 18 italiani sono i più poveri dell'Ue. Esattamente come i romeni

Secondo i dati Istat il problema è concentrato soprattutto al Sud. «Siamo il paese più diseguale e con la peggiore situazione dell'Europa dei 15»

Pil sottozero, borse in perenne caduta, crisi dei mutui e sempre meno posti di lavoro. Lo sappiamo, la crisi è globale e non sta risparmiando nessuno, da un capo all'altro dell'Oceano, ma l'ultima notizia -fornita ieri dall'Istat- è di quelle da far tremare: i ragazzi italiani con meno di 18 anni sono i più poveri della Ue. La loro capacità di spesa è pari solo a quella dei loro coetanei romeni. L'Istat ha messo a confronto i dati (2006 e 2007) relativi alla povertà nella Comunita europea dai quali risulta come l'Italia sia il paese «più diseguale» e con la «peggiore situazione dell'Europa dei 15, insieme a quella degli altri grandi paesi mediterranei». «Il problema della povertà dei minori nel nostro paese è serissimo, concentrato soprattutto al sud», nota Lina Laura Sabbadini, direttore centrale dell'Istat presentando i dati in un convegno al Cnel. Nella classifica europea dei minori poveri, dopo la Romania e l'Italia, seguono la Polonia e la Spagna (24%), la Grecia e il Regno Unito (23%). I paesi invece con l'incidenza più bassa di povertà tra gli under diciotto sono invece la Danimarca (10%), seguita da Finlandia e Slovenia (11%), da Svezia e Cipro (12%). Ma questo dato preoccupante non può che essere il riflesso di una situazione di disagio più ampia. Sempre secondo l'Istat il 28,4% delle famiglie italiane non può infatti affrontare una spesa imprevista di 600 euro, Si tratta del doppio delle famiglie svedesi e della metà di quelle polacche. Il Bel Paese risulta all'ottavo posto in questa drammatica classifica con il 6,2% delle famiglie che non può permettersi di fare un pasto adeguato almeno una volta ogni due giorni.Il 38% non può fare una settimana di ferie l'anno e il 10% non riesce a riscaldare adeguatamente l'abitazione. Tuttavia, le famiglie italiane che dicono di essere in arretrato con il pagamento delle bollette sono solo il 9,4% (valore più basso nell'Ue a 15) e per il rimborso di prestiti da banche o finanziarie il 2,2% (anch'esso valore basso, il più alto con l'11,4% in Grecia e a Cipro). Inoltre, il 7,3% delle famiglie italiane non può acquistare un pc (in Svezia e Danimarca sono il 3%) e il 3,8% un'auto (meglio di noi solo il Lussemburgo e Cipro con circa il 2%).

In generale a livello di percentuale di famiglie che non si può permettere una spesa imprevista di 600 euro la condizione migliore è vissuta in Svezia (14,9%), Lussemburgo (18,1%), Portogallo (18,2%). Il nostro paese si colloca tra Austria (27,6%) e Regno Unito (28,7%).

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