Unioni civili, la maggioranza si spacca

È prevista nell’ordine del giorno di domani la discussione in consiglio comunale delle due delibere (una consiliare e una popolare) sull’istituzione di un registro comunale delle unioni civili. Lo ha stabilito ieri la riunione dei capigruppo, considerando che il regolamento comunale prevede la discussione di una delle delibere entro il 5 dicembre. «Con ogni probabilità - avverte però il presidente della commissione Nuovi diritti e capogruppo del Partito socialista Gianluca Quadrana - la delibera slitterà a giovedì 6». «Sono sicuro che riusciremo ad approvare le delibere e riconsegneremo così un diritto fondamentale alla cittadinanza», dice Quadrana.

Non sembra della stessa idea l’assessore al personale Lucio D’Ubaldo, della Margherita: «L’istituzione di un apposito Registro delle Unioni civili, come ipotizzato dalla delibera d’iniziativa popolare e da analoga proposta consiliare, mette in rilievo difficoltà tecnicamente insuperabili per il Comune di Roma e dubbi di costituzionalità sulla sua competenza ad intervenire», avverte D’Ubaldo, che ricorda come «l’ordinamento e la gestione dell’anagrafe rimandano a precise disposizioni legislative, regolamentari e disciplinari dello Stato» e che «non spetta al Comune produrre nuovi profili giuridici in sostituzione o a completamento delle norme del codice civile».

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